Alzheimer, ecco 16 fattori di rischio
Ecco cosa può aumentare la probabilità di soffrire di questa malattia neurodegenerativa
In Italia la malattia di Alzheimer colpisce circa il 5% degli ultrasessantenni. In effetti si tratta della forma di demenza senile più diffusa.
Chi vi convive ha a che fare con problemi di memoria, ma non solo. Anche le facoltà cognitive, la capacità di parlare e il pensiero possono essere compromessi dalla malattia, che può creare anche stati confusionali e problemi d’umore e di orientamento spazio-temporale.
Per combatterla è importante riconoscerla nelle sue fasi più precoci. Ma come sapere se c’è la probabilità che i lievi problemi di memoria con cui si ha a che fare siano i sintomi di un Alzheimer precoce? Ecco 16 fattori che aumentano il rischio di avere a che fare con questa patologia neurodegenerativa.
- Età superiore a 65 anni
- Casi di Alzheimer in famiglia
- Essere portatori del gene APOE e4
- Essere donne
- Soffrire di disturbo cognitivo lieve
- Soffrire di demenza vascolare
- Traumi cranici
- Sedentarietà
- Fumo
- Pressione alta
- Colesterolo alto
- Omocisteina Alta
- Diabete non bene controllato
- Alimentazione povera di frutta e verdura
- Basso livello di istruzione
- Mancanza di interazioni sociali
Via | Epicentro; Mayo Clinic