L’Alzheimer è una delle patologie neurodegenerative di demenza senile progressiva più tristemente conosciute, specialmente per le conseguenze che porta con sé. Il soggetto malato di Alzheimer tende irreversibilmente a presentare un declino della memoria e delle funzioni cognitive, rendendo difficile la vita quotidiana delle persone che gli stanno intorno.
Esistono due fasi di sviluppo della malattia di Alzheimer che vanno distinte a seconda delle manifestazioni principali della patologia: tendenzialmente si parla di prima fase e seconda fase, dove l’ultima è quella più grave e invalidante. I sintomi dell’Alzheimer sono principalmente legati a problemi nel ricordarsi eventi o nomi del quotidiano, fino a distruggere la memoria a breve termine: vediamo nel dettaglio quali sono i sintomi delle diverse fasi della malattia di Alzheimer.
La fase iniziale dell’Alzheimer è anche la più difficile da individuare perché potrebbe essere scambiata per normale disattenzione: tuttavia nei soggetti oltre i 60 anni è bene prestare particolare attenzione a queste manifestazioni, specialmente se si presentano con regolarità e non erano mai state una caratteristica dell’individuo in questione.
Nella seconda fase si osserva un graduale peggioramento dei sintomi della prima, con l’aggiunta di alcune caratteristiche che testimoniano la perdita della funzionalità cerebrale e motoria.
Non esistono ad oggi delle cure contro l’Alzheimer e se ne ricercano ancora le molteplici cause, anche se la medicina sta progredendo nell’individuare terapie e test, oltre a spiegare anche la possibile ereditarietà dell’Alzheimer familiare. I dibattiti scientifici stanno interessando largamente anche le questioni etiche del libero arbitrio dei malati di Alzheimer che hanno perso il controllo delle proprie capacità mentali, come nel caso dell’uomo vegano che a causa della malattia aveva deciso di mangiare solo polpette di carne.
Via | Medicine
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