Alzheimer: il rischio è collegato anche al nostro tipo di alimentazione?
Il rischio di Alzheimer può essere collegato anche al tipo di alimentazione che seguiamo? Ecco cosa rivela un nuovo studio.
Il rischio di Alzheimer potrebbe essere collegato anche al tipo di alimentazione che seguiamo? A suggerirlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori della Wake Forest School of Medicine, i quali spiegano che seguire un certo tipo di dieta potrebbe influenzare il microbioma intestinale, in modo da ridurre il rischio di sviluppare questa malattia.
Attraverso un piccolo studio, i ricercatori hanno infatti identificato la presenza di diverse “firme” distinte del microbioma intestinale in un campione di partecipanti con lieve deficit cognitivo (MCI) ma non in quelli con cognizione normale, e hanno scoperto che queste firme batteriche erano correlate a livelli più elevati di marcatori che indicano il rischio di soffrire della malattia di Alzheimer.
Dallo studio è anche emerso che una dieta chetogenica mediterranea potrebbe favorire cambiamenti nel microbioma intestinale correlati a livelli ridotti di marcatori dell’Alzheimer.
Gli autori dello studio, che è stato pubblicato sulle pagine della rivista EbioMedicine, spiegano che la malattia di Alzheimer potrebbe dunque essere associata a cambiamenti specifici nei batteri intestinali, e che un tipo di dieta adatta potrebbe influenzare il microbioma in modo da ridurre il rischio di demenza.
Determinare il ruolo specifico che queste firme del microbioma intestinale hanno nella progressione della malattia di Alzheimer potrebbe portare a nuovi approcci nutrizionali e terapeutici che potrebbero essere efficaci contro la malattia.
via | MedicalXpress
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