Antibiotici e malattie infiammatorie intestinali: esiste un legame
Assumere troppi antibiotici, specialmente durante l’infanzia, è collegato a un maggior rischio di soffrire di malattia infiammatoria intestinale.
Assumere troppi antibiotici è collegato a una serie di rischi per la salute. Durante gli anni la scienza ha più volte dimostrato che l’assunzione di questi tipi di farmaci può essere collegata ad esempio a un maggior rischio di soffrire del Morbo di Parkinson.
Un uso poco attento o scorretto degli antibiotici può persino provocare una condizione nota come “antibiotico-resistenza”, vale a dire un fenomeno a causa del quale un batterio può risultare più resistente rispetto allo stesso farmaco antimicrobico. Si tratta di un problema molto serio, che non va assolutamente sottovalutato.
Un nuovo studio rivela adesso che anche brevi cicli di antibiotici somministrati in giovane età possono causare una condizione nota come malattia infiammatoria intestinale (IBD). Lo studio è stato condotto su un campione di topi, ed i risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Genome Medicine.
Per esaminare la questione, gli autori hanno analizzato gli effetti della somministrazione di antibiotici su modello animale, ed hanno osservato che i topi sottoposti al trattamento avrebbero manifestato i sintomi della colite. Ciò dimostra che l’esposizione agli antibiotici può alterare il microbioma e la risposta immunitaria nel colon, e peggiorare quindi i sintomi della colite.
Lo studio fornisce un’ulteriore prova del fatto che l’uso di antibiotici nei bambini di età inferiore a 1 anno può alterare il microbioma intestinale e favorire lo sviluppo di una malattia infiammatoria intestinale in età adulta.
via | ScienceDaily
Foto di Jerzy Górecki da Pixabay