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Arrabbiarsi sul lavoro fa bene alla carriera

Chi pensava che la sfuriata al capo pregiudicasse l’avanzamento di carriera si sbagliava. A meno che non abbiate un capo particolarmente permaloso, mostrare i propri sentimenti non è necessariamente negativo, perché al contrario reprimerli peggiora sia il benessere che la predisposizione ai rapporti sociali. Qualcuno pensa che arrabbiandosi potrebbero guastarsi: effettivamente sì, ma basterà moderarsi.Gli […]

Arrabbiarsi sul lavoro fa bene alla carriera

Chi pensava che la sfuriata al capo pregiudicasse l’avanzamento di carriera si sbagliava. A meno che non abbiate un capo particolarmente permaloso, mostrare i propri sentimenti non è necessariamente negativo, perché al contrario reprimerli peggiora sia il benessere che la predisposizione ai rapporti sociali. Qualcuno pensa che arrabbiandosi potrebbero guastarsi: effettivamente sì, ma basterà moderarsi.

Gli esperti sostengono che limitarsi nell’esternare le proprie emozioni, che sul lavoro spesso vengono avvertite come debolezze o mancanza di controllo, può avere pessime conseguenze a livello psicologico: depressione, insoddisfazione verso il proprio modo di confrontarsi con gli altri, crescente difficoltà a comunicare.

Dall’indagine su un campione di circa 800 soggetti è emerso che chi aveva raggiunto alti vertici nel lavoro a scapito delle proprie emozioni era insoddisfatto più di chi invece non aveva fatto strada ma si era preso la libertà di esternare i propri sentimenti.

Via libera quindi a quel che pensiamo dell’assenteismo del collega o delle critiche eccessive ma anche dell’inadempienza di un sottoposto. Non serve strapazzare la gente, né inimicarsi tutta l’azienda, ma mettere in chiaro le cose. Ci si guadagna il rispetto altrui e le chance di fare strada crescono. Lo dicono gli esperti di Harvard.

Foto | Flickr

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