Artrite reumatoide: i sintomi, le cause e le cure
L'artrite reumatoide è una malattia di origine autoimmune progressiva e cronica che colpisce le articolazioni del corpo. Vediamo i sintomi e come curarla
L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica di origine autoimmune, ovvero scatenata da una anomala reazione del sistema immunitario che “attacca” le articolazioni del corpo.
Questa malattia si manifesta più frequentemente tra i 40 e i 60 anni di età prediligendo il sesso femminile, con una sintomatologia improvvisa che va progressivamente aggravandosi fino a produrre vere e proprie deformità ossee.
Le articolazioni colpite, infatti sono inizialmente quelle delle estremità, le piccole articolazioni delle mani e dei piedi che si infiammano in modo simmetrico provocando rigidità, dolori, tumefazioni e, a a lungo andare, calcificazioni che compromettono irrimediabilmente la funzionalità degli arti. La particolarità dell’artrite reumatoide è quella di colpire in modo “democratico”, per dir così, tutte le aree articolari, ma in modo “migrante”, così che mentre si attenua l’infiammazione di una parte, ecco che si “accende” quella opposta. Ma vediamo tutti i sintomi di questa malattia osteo-articolare invalidante:
- Rigidità articolare soprattutto al mattino che si attenua non prima di un’ora ma tende a migliorare con il movimento e il procedere delle ore
- Tumefazione, edema delle articolazioni di mani, piedi e dita
- Arrossamento della pelle in corrispondenza delle aree articolari colpite da fenomeno flogistico (infiammazione)
- Dolore articolare anche intenso
- Difficoltà a compiere movimenti usuali, come il prendere pesi, guidare l’auto, sollevare oggetti
- Diminuzione della forza fisica
- Spesso dimagrimento, conseguenza del processo infiammatorio interno
- Con il tempo comparsa di cisti ossee e calcificazioni che deformano, in modo irreversibile, le articolazioni
Per tenere sotto controllo l’artrite reumatoide e condurre una vita normale, è cruciale la diagnosi precoce. Prima si comincia la cura, meno effetti dannosi la malattia avrà il tempo di produrre. Quando vi sia il sospetto di un’artrite, gli esami da fare sono diversi. Innanzi tutto un test specifico del sangue con i valori della VES e della proteina C reattiva che individuano con certezza un processo di flogosi interna. Servono anche il fattore reumatoide e alcuni anticorpi che se presenti nel sangue indicano senza dubbio il l’origine immunitaria della malattia
Sarenno poi necessarie anche radiografie, TAC o risonanze magnetiche per evidenziare le lesioni articolari. Naturalmente determinante sarà poi la visita diretta del reumatologo, che attraverso un esame della funzionalità articolare sarà in grado di capire se il paziente sia affetto proprio da artrite e non da un’altra patologia osteo-articolare. La terapie per l’artrite reumatoide, se viene iniziata presto, consente il regresso completo dei sintomi e il pieno recupero della funzionalità delle articolazioni.
In una una prima fase di attacco il medico potrebbe prescrivere dei farmaci cortisonici anche in dosi forti per ridurre l’infiammazione e il dolore. Successivamante si comincerà con la cura vera a prorpia, in genere a base di farmaci di Fondo (DMARDs), che a lor volta si basano su principi attivi diversi con effetto immuno-soppressore, tutti abbstanza efficaci, tra cui il metotrexato, la minociclina e la sulfasalazina. Se queste terapie non dovessere essere risolutive, esiste l’opzione dei farmaci biologici.
Si tratta di medicinali che si basano sull’azione più profonda e personalizzata dei principi attivi sul sistema immunitario del paziente, e che per questo sono studiati e dosati indivudualmente in base alle caratteristiche e alle reazioni di ciascuno. Le terapie con i farmaci biologici sono più nuove, e quindi meno testate di quelle con i DMARDs, ma si sono dimostrate efficaci soprattutto nei casi più “refrattari”.
In ogni caso, svolgere ogni giorno moderata attività fisica, alimentarsi bene evitando cibi troppo elaborati e zuccherini e prediligendo frutta, verdura, legumi e cereali integrali sono buone abitudini che possono contribuire non solo a migliorare la risposta dell’organismo alla cura farmacologica, ma soprattutto a facilitare il pieno recupero della funzionalità articolare.
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