Asparagi contro la sbornia: funzionano davvero?
Asparagi contro la sbornia: ma funzionano davvero o è un'altra bufala di internet? Ecco cosa devi sapere sugli effetti degli asparagi
Asparagi contro la sbornia: funzionano davvero? Probabilmente ne avrete sentito parlare su TikTok, dove negli ultimi tempi alcuni utenti avrebbero raccontato che mangiare asparagi potrebbe ridurre i postumi della sbronza. Secondo gli utenti, questo alimento – se assunto prima di alzare il gomito – potrebbe ridurre i sintomi della sbornia grazie alla ricca presenza di amminoacidi, minerali ed enzimi.
Ma sarà proprio così? E su cosa si basa questa strana convinzione che si sta diffondendo sui social?
In realtà, come conferma la dietista e nutrizionista Samantha Cassetty, si tratta di informazioni un tantino esagerate. È vero, nel 2009 in Corea è stato condotto uno studio sugli effetti benefici degli asparagi per la salute del fegato. In particolare, dallo studio era emerso che “le tossicità cellulari erano significativamente ridotte in risposta al trattamento con estratti di foglie e germogli di asparagi“.
Ad esercitare un simile effetto benefico erano soprattutto le foglie degli asparagi, ovvero la parte che generalmente non mangiamo.
C’è una plausibilità biologica a quella teoria; tuttavia, non è certamente una bacchetta magica.
Asparagi contro la sbornia: ma funzionano davvero?
Ma perché non dovremmo credere all’effetto degli asparagi contro la sbornia? In primo luogo, perché quello condotto nel 2009 era uno studio su coltura cellulare, che non è mai stato replicato sugli esseri umani. In secondo luogo, gli autori non hanno mai rivelato quanti gambi o foglie servirebbero per ottenere un simile effetto.
Penso che se volessi aggiungere gli asparagi al tuo regime post-sbornia, non credo che sarebbe dannoso a meno che tu non abbia qualche disagio gastrointestinale.
Insomma, se vi piacciono gli asparagi, nulla vi impedisce di mangiarli, anzi, sono dei vegetali ricchi di proprietà benefiche! Questo però non può e non deve rappresentare un lasciapassare per bere di più, magari con l’illusione di limitare così gli effetti nocivi dell’alcol.