
Il servizio sanitario dell’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Fermo si arricchisce di nuovi professionisti. Il 3 marzo 2025, la dottoressa Francesca Caminonni ha iniziato la sua attività a Fermo, mentre il dottor Nicolò Tassi si unirà al team di Amandola il 14 marzo, per lavorare presso la Medicina di Gruppo del nuovo Ospedale dei Sibillini. Infine, il 24 marzo, anche la dottoressa Martina Senzacqua inizierà il suo servizio a Fermo.
Nuovi ingressi nel sistema sanitario di Fermo
La direzione generale dell’AST di Fermo, sotto la guida di Roberto Grinta, ha evidenziato l’importanza di questi nuovi ingressi. “Questi giovani medici di medicina generale rappresentano un tassello determinante nel rafforzamento dell’assistenza territoriale“, ha dichiarato Grinta. In un contesto di carenza di personale medico a livello nazionale, l’arrivo di questi professionisti si traduce in un valore aggiunto per la comunità fermana. Oltre ai nuovi arrivi, nel 2025 sono stati attivati altri incarichi per medici con ambulatori a Fermo, Porto San Giorgio, Torre San Patrizio, Montappone e Montegiorgio. Inoltre, è stato emesso un interpello per un incarico provvisorio nel Comune di Ponzano di Fermo.
Assistenza alla popolazione montana e apertura di nuovi ambulatori
L’incarico del dottor Tassi ad Amandola si rivela particolarmente significativo, poiché garantirà l’assistenza medica alla popolazione montana. La direzione dell’AST ha sottolineato come questo rafforzi il gruppo di medici già attivi presso l’Ospedale dei Sibillini. È prevista anche l’apertura di un ambulatorio secondario a Santa Vittoria in Matenano, un ulteriore passo verso un’assistenza sanitaria più capillare. Per scegliere un medico di medicina generale o un pediatra di libera scelta, i cittadini possono inviare un modulo di richiesta all’indirizzo email anagrafe.ast.fm@sanita.marche.it, allegando un documento d’identità e la tessera sanitaria di tutti i familiari interessati.
Potenziare le strutture e i servizi sanitari
Nel contesto della gestione delle cronicità , il ruolo del territorio si rivela cruciale, con il coinvolgimento di diverse figure professionali, tra cui medici di medicina generale, infermieri e operatori socio-sanitari (OSS). Le strutture residenziali di cure intermedie sono fondamentali per il passaggio dal ricovero ospedaliero alla cura territoriale. Recentemente, la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) ha ampliato la sua capacità da 14 a 18 posti letto grazie al reclutamento di un OSS, con l’obiettivo di arrivare a 20 posti letto. L’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) è stata potenziata per garantire un servizio attivo dal lunedì al sabato, con l’intenzione di estenderlo anche alla domenica. La figura dell’infermiere che visita il paziente a domicilio è essenziale per evitare ricoveri non necessari, rendendo strategico il coordinamento del direttore del Dipartimento delle Professioni Sanitarie nell’interfaccia tra ospedale e territorio.