Autismo, le cause sono genetiche o ambientali?
In passato alcuni studi hanno accusato all'80-90% i geni, ma una nuova ricerca sembra limitare il loro ruolo a un ben più contenuto 50%. Per il resto ad entrare in gioco è l'ambiente
La genetica gioca un ruolo fondamentale nella comparsa dell’autismo e il rischio di sviluppare questo disturbo è tanto più elevato quanto più stretto è il legame di parentela con individui affetti dalla stessa patologia. Tuttavia, anche i fattori ambientali svolgono una parte altrettanto importante. A svelarlo è un nuovo studio pubblicato su JAMA da un gruppo di ricercatori del King’s College di Londra, del Karolinska Institutet di Stoccolma e del Mount Sinai Seaver Center for Autism Research di New York.
La ricerca, che si è basata sull’analisi dei dati relativi ai 2 milioni di individui nati in Svezia tra il 1982 e il 2006, ha previsto di dividere i possibili fattori ambientali fra “ambienti condivisi”, cioè quei fattori cui sono esposti tutti i membri di una famiglia (ad esempio lo stato socioeconomico), e “ambienti non condivisi”, peculiari del singolo individuo (ad esempio complicazioni alla nascita). Ne è emerso che la fonte principale di rischio è costituito dai fattori non condivisi.
Siamo rimasti sorpresi dai nostri risultati perché non ci aspettavamo che nel caso dell’autismo l’importanza dei fattori ambientali fosse così forte
ha commentato Avi Reichenberg, coautore dello studio.
I recenti sforzi della ricerca hanno teso a concentrarsi sui geni, ma ora è chiaro che abbiamo bisogno che molte più ricerche si focalizzino sul cercare di capire quali siano questi fattori ambientali.
L’importanza dei fattori genetici resta però indiscussa. Secondo i dati analizzati in questo tipo l’ereditarietà è responsabile dell’insorgenza dell’autismo al 50%. Ciò fa sì che la probabilità di sviluppare il disturbo è 10,3 volte più elevata in chi ha un fratello o una sorella con la malattia. Questo aumento di probabilità scende a 3,3-2,9 volte nel caso in cui a soffrire della patologia siano un fratellastro o una sorellastra e a 2 volte se l’autismo ha già colpito un cugino. Non sono invece state rilevate differenza nell’incidenza dell’autismo fra i due sessi.
Sulla base di questi risultati Reichenberg ha concluso che
così come ci sono fattori genetici multipli da tenere in considerazione ci saranno anche molti diversi fattori ambientali che contribuiscono allo sviluppo dell’autismo.
Via | EurekAlert!
Foto | da Flickr di hepingting