Avvelenamento o malattia acuta da radiazione: sintomi e cure
L'esposizione dei tessuti biologici di una parte considerevole del corpo umano ad una forte dose di radiazioni ionizzanti può essere letale.
L’avvelenamento da radiazione, chiamato anche malattia acuta da radiazione o sindrome da radiazione acuta è una vera e propria sindrome clinica che comprende un insieme di sintomi derivanti dall’esposizione del corpo alle radiazioni. La radiazione ionizzante trasporta abbastanza energia da liberare elettroni da atomi o molecole. In questo modo atomi e molecole si ionizzano.
Sono radiazioni ionizzanti i raggi gamma, i raggi X e la porzione ad alta frequenza degli ultravioletti dello spettro elettromagnetico. In seguito a una massiccia esposizione dell’organismo a queste radiazioni si presenta una prima fase prodromica, ovvero iniziale, nella quale si manifestano sintomi come mal di testa, diarrea, nausea, vomito, anoressia e eritemi cutanei.
La fase iniziale può presentarsi dopo alcune ore dall’esposizione fino a qualche giorno dopo. In seguito a questa fase la persona esposta alle radiazioni entra in una fase di latenza dell’avvelenamento da radiazioni. La malattia acuta da radiazione in questa fase sembra scomparsa e tutti i sintomi scompaiono.
Solo in seguito, in una fase successiva, si manifestano i sintomi della malattia acuta da radiazione: problemi cutanei acuti, sintomi cerebrovascolari, disfunzioni circolatorie, gastrointestinali e respiratorie. In molti casi, quando l’esposizione è molto forte, la morte sopraggiunge velocemente. Ma spesso la degenerazione dei tessuti prolunga la sofferenza anche per molti anni.
Non esiste una cura della malattia acuta da radiazione: nessuna terapia può infatti invertire gli effetti delle radiazioni. Tuttavia si possono curare i sintomi derivati dall’esposizione o le infezioni scaturite tramite antibiotici. In alcuni casi vengono utilizzate sostanze ad azione antinevritica e detossificante e si può ricorrere in extremis al trapianto di midollo.
Foto | Flickr