Azitromicina: a cosa serve, quando si assume e come
L'azitromicina è un antibiotico impiegato per il trattamento di alcune infezioni: scopri a cosa serve e quando usarlo
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L’azitromicina è un antibiotico che fa parte della grande famiglia dei macrolidi, ovvero una classe di farmaci con attività antibiotica, spesso impiegata per il trattamento di alcune infezioni in pazienti che presentano un’allergia alle penicilline. Grazie al loro meccanismo di azione, questi farmaci interferiscono con la sintesi proteica dell’agente patogeno, inibendone la crescita e la conseguente moltiplicazione.
Il farmaco è disponibile in diversi formati farmaceutici ed è venduto da diverse aziende e produttori. La Pfizer, ad esempio, lo commercializza sotto il nome commerciale di Zitromax. Ma esiste anche il formato generico, che si chiama semplicemente con il principio attivo e costa meno di quelli “brandizzati” dalle case farmaceutiche. Chiedi al tuo farmacista.
Formati farmaceutici dell’azitromicina
Puoi trovare l’azitromicina sotto forma di:
- Compresse rivestite con film o capsule rigide (con dosaggio da 250-500 mg o da 600 mg)
- Polvere per sospensione orale (da 100-150-200-300-400 mg);
- Polvere per soluzione per infusione di azitromicina 500 mg;
- Granulato per sospensione orale a rilascio prolungato
- Collirio (soluzione in contenitore monodose da 15mg).
Il collirio viene impiegato per il trattamento locale di infezioni oculari di origine batterica sia in adulti che bambini. Il farmaco può essere somministrato anche mediante iniezione, ma di solito questo tipo di trattamento viene eseguito in ambito ospedaliero.
Azitromicina: a cosa serve?
L’antibiotico Azitromicina Diidrato viene impiegato per il trattamento di numerose condizioni. In particolar modo, l’azitromicina trova impiego nella cura di infezioni che interessano:
- Le vie respiratorie superiori e inferiori, come la polmonite
- La bocca (infezioni dentali/paradentali o odontostomatologiche)
- Infezioni della pelle e dei tessuti molli
- Infezioni uro-genitali, comprese alcune malattie sessualmente trasmissibili
Il farmaco si può assumere solo previa prescrizione del medico, seguendo le indicazioni per il dosaggio e la durata della terapia in modo scrupoloso e contattando il dottore curante nel caso compaiono effetti collaterali non descritti nel foglietto illustrativo, che deve essere sempre conservato con cura.
L’azitromicina è utile contro il Covid?
Come gli altri farmaci appartenenti alla classe degli antibiotici, anche nel caso dell’azitromicina non è giustificato un utilizzo nei pazienti con Covid-19. Lo ha recentemente ribadito l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), che alcuni mesi fa si è trovata costretta a sfatare una delle ennesime bufale in merito al trattamento del Covid.
Molti pazienti e persino molti medici, infatti, ritenevano che i farmaci antibiotici potessero curare la malattia. Una convinzione chiaramente non vera, dal momento che il Covid è provocato da un virus (il ben noto Sars-CoV-2), per cui non può essere trattato con farmaci che vengono invece impiegati per la cura delle infezioni batteriche.
Come si assume?
Il farmaco viene somministrato una volta al giorno per bocca, sia nel caso delle compresse che nel caso della polvere per sospensione orale. Il dosaggio va stabilito in base alla condizione da trattare, e prevede l’assunzione di 500 mg di azitromicina al giorno, per una durata massima di 3 giorni consecutivi e complessivi. Il dosaggio non dovrebbe quindi superare i 1500 mg in totale nell’arco dei 3 giorni.
Le dosi potrebbero variare nel caso dei pazienti anziani e nei bambini con un peso inferiore ai 45 kg. Affidati sempre al parere del medico prima di assumere questo o altri tipi di farmaci. Mai superare le dosi massime giornaliere consigliate: in caso di sovradosaggio contattare subito il medico curante.
L’azitromicina può essere somministrata sia a stomaco pieno che a stomaco vuoto. Nel primo caso, potrebbero essere ridotti gli effetti indesiderati a livello gastrointestinale. Si consiglia di abbinare alla terapia antibiotica anche un gastroprotettore, per proteggere stomaco e intestino dagli effetti negativi del medicinale.
Quanto impiega per fare effetto?
I primi effetti del trattamento dovrebbero essere apprezzabili già dopo il secondo giorno di cura. Ciononostante, sarà importante non interrompere l’assunzione del farmaco prima di aver concluso i giorni previsti per la terapia.
Informa il medico se i sintomi non dovessero ridursi con il trattamento o se le tue condizioni di salute dovessero aggravarsi.
Azitromicina: effetti collaterali
Come molti altri farmaci e antibiotici, anche Azitromicina può dare origine a una serie di effetti indesiderati. Nella maggior parte dei casi, gli effetti collaterali più comuni consistono in:
- Sensazione di malessere
- Diarrea
- Dolore addominale
- Alterazioni del senso del gusto
- Nausea e vomito
- Mal di testa
- Irritabilità
- Alterazioni nella funzionalità epatica
- Manifestazioni cutanee, con rush e orticaria.
Raramente possono verificarsi delle conseguenze cardiologiche. Inoltre, di rado si sono osservate reazioni di fotosensibilità. Se noti altri effetti collaterali, contatta subito medico e farmacista, perché la farmacovigilanza è attiva anche grazie all’aiuto dei pazienti che assumono i farmaci e notano reazioni fuori da quelle comunemente descritte nel bugiardino.
Controindicazioni e avvertenze
Il farmaco dovrebbe essere somministrato sempre dietro indicazione del medico, e dovrà essere evitato dai soggetti con ipersensibilità all’Azitromicina e ad altri antibiotici della famiglia dei macrolidi o a qualsiasi altro tipo di medicinale. Inoltre, l’Azitromicina non dovrebbe essere assunta da coloro che soffrono di grave insufficienza epatica.
Ricordati di non ricorrere mai alle terapie fai da te, soprattutto quando si tratta di assumere gli antibiotici, che vanno prescritti solo in caso di effettiva infezione batterica, mentre in caso di virus non hanno alcuna utilità (a meno che il medico non valuti una possibile sovrainfezione batterica, ma sarà il dottore a valutare se è il caso o no di assumere questo tipo di farmaci).
Azitromicina in gravidanza e allattamento
L’assunzione della azitromicina in gravidanza è controindicata, ma può essere presa in considerazione in casi di stretta necessità, ovvero quando i benefici della terapia superano in modo evidente i potenziali rischi per il bambino. In base al tipo di infezione da trattare, altri antibiotici potrebbero essere più adatti alla situazione.
Inoltre, l’assunzione del farmaco dovrebbe essere valutata dal medico anche in caso di allattamento al seno, in quanto, sebbene in piccole quantità, l’azitromicina può passare al piccolo attraverso il latte materno.
Interazioni con altri farmaci
Come spesso accade, anche l’azitromicina può comportare delle possibili interazioni con altri farmaci e trattamenti. Se stai per assumere questo medicinale, informa il medico in merito a qualsiasi altro tipo di farmaco tu stia assumendo.
In particolar modo, è sconsigliata l’assunzione contemporanea di azitromicina e:
- Antiacidi
- Ergotamina
- Cisapride
- Nelfinavir, un farmaco per il trattamento dell’HIV
- Statine
- Digossina, impiegata per trattare problemi cardiaci
- Everolimus
- Tacrolimus
- Colchicina, un farmaco impiegato per trattare la gotta e altre condizioni infiammatorie
- Anticoagulanti, come ad esempio il warfarin.
Chiedi consiglio al medico se stai assumendo, hai recentemente assunto o stai pensando di assumere altri farmaci o rimedi erboristici.
Azitromicina: prezzo e modalità di conservazione
Il prezzo del farmaco varia in base al formato. Il costo dell’azitromicina Mylan 500 mg è, ad esempio, di circa 6 euro. Zitromax 500 mg compresse ha invece un costo di € 7,82, mentre la sospensione orale costa circa € 8,50.
Il farmaco dovrebbe essere conservato in un luogo fresco e asciutto, al riparo della luce e a una temperatura non superiore ai 25°C. Segui sempre le indicazioni riportate sulla confezione, per poter conservare ogni farmaco nel migliore dei modi. Soprattutto se devi portarlo con te in vacanza al caldo o in aereo, dove gli sbalzi di temperatura possono essere repentini, meglio chiedere informazioni su come trasportarlo, per garantire tutta la sicurezza possibile durante l’assunzione dell’antibiotico, uno tra i più usati e sfruttati per le sue potenzialità nel combattere i batteri.