Chi soffre di insufficienza renale o è sottoposto a dialisi, è invitato spesso a controllare i livelli di azotemia nel sangue. Il valore va controllato anche nelle analisi di routine da eseguire una volta all’anno, anche se non sempre livelli alti indicano problemi di salute gravi. In caso di azotemia alta, quali sono i sintomi da riconoscere subito e cosa bisogna fare per riportare nella normalità i valori? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
L’azotemia indica la concentrazione di azoto non proteico nel sangue. L’azoto è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo, in particolare per la formazione di amminoacidi. L’azoto non proteico, invece, è un materiale di scarto eliminato con le urine. Livelli alti di questa sostanza nel sangue, indicano qualcosa che non va nei reni: se questi organi non funzionano bene, l’azoto non proteico non viene espulso dal corpo e si concentra nel sangue, con diverse conseguenze per la salute.
Ci sono dei sintomi che dobbiamo conoscere e che indicano la presenza di livelli alti di azoto non proteico nel sangue:
Accumuli di azoto nel sangue possono causare uremia, accumulo di urea nel sangue che causa prurito, nausea, vomito, danni al cervello, debolezza, intorpidimento di mani e piedi.
L’azotemia si rileva con normalissime analisi del sangue. I livelli normali di azotemia possono cambiare a seconda dei valori di riferimenti dei laboratori presso i quali si eseguono le analisi. Negli adulti, i valori considerati normali sono compresi tra 22 e 46 milligrammi per decilitro (mg/dl). In alcuni laboratori, che hanno come riferimento il cosiddetto indice di azoto ureico, i livelli considerati normali sono i seguenti:
Se i valori dell’azotemia sono alti, insieme a quelli di urea e creatinina, potrebbero indicare una funzionalità dei reni compromessa. Sarà il medico curante a decidere quale terapia adottare, anche in base alle condizioni di salute del paziente, alla sua età, alle cure già seguite per altri problemi di salute. Una urografia potrebbe essere utile per comprendere meglio le cause di questi valori alterati.
Tra le diverse opzioni terapeutiche, le più comuni sono:
L’azotemia alta, come sottolineato anche in precedenza, può causare anche uremia. Una iperazotemia prolungata può compromettere la salute dei reni, peggiorando o innescando condizioni di insufficienza renale che può provocare accumulo di liquidi nei polmoni, dolore toracico, debolezza muscolare, danno renale permanente con dialisi a vita o trapianto di reni. Nei casi più gravi, questa condizione può anche portare alla morte.
Fonte: