Bambini balbuzienti: casi in aumento negli ultimi 10 anni
I casi di balbuzie sono in aumento in Italia. Ecco cosa spiegano gli esperti.
I casi di balbuzie sono aumentati negli ultimi 10 anni nel nostro Paese. Questo è uno dei dati emersi dal convegno italiano sui disturbi della fluenza verbale organizzato a Calenzano (in provincia di Firenze), che si terrà il 25 e il 26 ottobre. Gli esperti hanno fatto sapere che nell’ultimo decennio i casi di balbuzie sarebbero aumentati dell’8%, in seguito a un’attenzione sempre maggiore nei confronti di questo disturbo.
Se però questa problematica viene trattata precocemente, prima dei sette anni di età, le probabilità di riuscire a smettere di balbettare riguarderanno il 75% dei giovani pazienti. Se invece il problema dovesse essere preso in esame durante l’adolescenza, il rischio sarebbe quello di avere degli esiti meno significativi, ma un miglioramento sarà pur sempre possibile. Se trattato in età adulta, ovvero dopo un arco di tempo prolungato, le possibilità di sconfiggere questo fastidioso disturbo purtroppo diminuiscono, ma è comunque possibile ottenere dei risultati soddisfacenti.
Balbuzie: cosa è e chi corre più rischi
La balbuzie è un disturbo del linguaggio che può essere appena percepibile, in alcuni casi, o molto invalidante in altri soggetti. Si tratta di un problema che colpisce persone di ogni età e appartenenti a ogni etnia. Generalmente coloro che soffrono di questo problema vivono la balbuzie con grande disagio psicologico e forte imbarazzo.
Gli esperti fanno sapere che questo problema colpisce, solo in Italia, il 17% dei bambini (che sono i soggetti maggiormente colpiti), seguiti dagli uomini e dai giovani adolescenti. Il disturbo colpisce maggiormente le persone di sesso maschile rispetto alle donne, e un intervento tempestivo potrebbe migliorare il linguaggio e la qualità della vita di chi soffre di questa condizione.
via | Ansa
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