Bambini con carenza di vitamina D rischiano la depressione
Uno studio ha riscontrato che la carenza di vitamina D nei bambini può determinare forme di depressione in adolescenza.
I bambini con carenza di vitamina D, normalmente sintetizzata a livello cutaneo grazie alla luce solare, rischiano la depressione. Lo studio effettuato presso l’università di Bristol ha esaminato i livelli di vitamina D su oltre 2.700 bambini tra i nove e i tredici anni. I piccoli con livelli più bassi di vitamina D avevano più probabilità di mostrare i segnali della depressione.
I bambini con i livelli elevati avevamo meno probabilità (10% in meno) di mostrare sintomi depressivi durante l’adolescenza. Ma come integrare a livello alimentare questo genere di carenza? E’ consigliabile mangiare pesci grassi come il tonno, l’acciuga, la carpa, lo sgombro, l’aringa, il salmone che contengono vitamina D.
Lo studio ha monitorato i livelli di due tipi di vitamina – D2 (cutanea) e D3(alimentare) – e hanno riscontrato che la D3 combatte meglio la depressione. Anche se la vitamina D si trova nei pesci grassi, e a volte viene integrata nel latte che non ne contiene a sufficienza, con la dieta si riesce ad assumere poca vitamina rispetto a quella di cui si ha bisogno. Per questo è consigliabile che i bimbi stiano all’aria aperta almeno un’ora a settimana, e assumano degli integratori (sotto controllo medico).