Bambini e sport, sì all’attività fisica contro le malattie croniche
L'attività sportiva può aiutare i più piccoli a prevenire e superare le patologie croniche: basta scegliere quella giusta!.
I bambini sono sempre più esposti al rischio di malattie croniche: stili di vita troppo sedentari, eccesso di ore davanti alla tv e soprattutto errati stimoli esterni continui portano i più piccini a sviluppare patologie. Tra queste, però ci sono anche problemi come il deficit dell’attenzione, una vera e propria sindrome che può rendere molto difficile la concentrazione del bambino e i suoi rapporti con le persone.
Ci sono però dei rimedi molto semplici che possono aiutare i bambini a prevenire un disturbo cronico, o addirittura a tenerlo sotto controllo e sconfiggerlo: lo sport. L’attività fisica sportiva e la disciplina che comporta sono infatti la migliore cura per dribblare le malattie croniche sin dalla più tenera età, oltre a migliorare l’autostima e le relazioni con gli altri (fondamentali per la costruzione di un’identità forte nel bambino).
Proprio la Società Italiana di Pediatria ha messo a punto una guida specifica per dare delle indicazioni precise su come scegliere la giusta attività sportiva in base sia all’età, sia al problema del bambino. Chi soffre di asma troverà giovamento nel nuoto, perché non implica continui sbalzi di aria fredda e secca o lavoro fisico in ambienti molto inquinati; un bambino diabetico invece potrà scegliere tutti gli sport che gli interessano, tranne quelli più estremi, e dovrà tenere comunque sotto controllo il valore della glicemia prima, durante e dopo l’attività fisica.
Il nuoto resta molto indicato anche per i bambini con neoplasie, che possono anche rivolgersi agli sport come atletica e ginnastica per condividere i momenti con i compagni e sentirsi meno soli, in balia della malattia. Da non sottovalutare l’attività fisica per i bambini che soffrono di disturbo cronico dell’attenzione (ADHD): l’esercizio impone disciplina piacevole e aiuta a ridurre l’ansia, la depressione e gli atteggiamenti compulsivi, oltre a migliorare lo stato di agitazione e costringere all’apprendimento. In questo caso specifico gli sport migliori sono quelli che tengono sempre in movimento, come quelli di squadra: calcio, basket, rugby e pallavolo sono i più indicati, mentre è meglio evitare quelli con molta inattività come il baseball.
Via | Ansa