Bambini, merenda a rischio: i consigli di nutrizionisti e chef
E' un pasto consigliato, ma che può trasformarsi in una fonte di quantità eccessive di calorie. Ecco come evitare che gli spuntini si trasformino in arme a doppio taglio
Ormai siamo abituati a sentircelo ripetere: un’alimentazione sana non può prescindere dalla corretta distribuzione delle calorie nel corso della giornata. Da questo punto di vista la scelta ideale è garantirsi 5 pasti al giorno, comprese una merenda al mattino e una al pomeriggio. Il consiglio vale sia per i grandi che per i piccoli di casa. Purtroppo, però, gli spuntini possono diventare un’arma a doppio taglio.
A svelarlo è uno studio promosso dall’Osservatorio sulle tendenze alimentari “Polli Cooking Lab”, che intervistando nutrizionisti e chef ha rilevato che secondo gli esperti è proprio la merenda ad essere il pasto più a rischio per i bambini.
Un momento sottovalutato
Secondo il nutrizionista Andrea Strata
la merenda è un momento sottovalutato, quando andrebbe invece considerato al pari degli altri pasti della giornata. Una buona merenda pomeridiana, unita allo spuntino di metà mattinata, permettono infatti di frazionare la soluzione di cibo in 5 pasti giornalieri, così da dare al bambino, soprattutto nella fase di crescita, un rifornimento energetico e dei vari nutrienti distribuito in maniera modulata per tutta la giornata, evitando un sovraccarico a pranzo e a cena.
Ciò non significa che sia concesso esagerare.
Naturalmente, da evitare cibi di difficili digestione
ha precisato l’esperto.
Quindi massima attenzione alla merenda, che si inserisca nel contesto della razione di cibo giornaliera in maniera equilibrata e che contenga tutti e tre i componenti nutrienti – proteine, grassi e, soprattutto carboidrati – rispetto a una merenda che prediliga in maniera sproporzionata un’unica componente.
Anche gli chef hanno posto l’accento sul problema, convenendo nel 73% dei casi sul fatto che troppo spesso la merenda viene considerata un momento in cui è possibile fare strappi alla regola, spesso lasciando anche il bambino libero di mangiare ciò che più gli piace e senza badare alle quantità.
Nell’80% dei casi siamo abituati ad affidarci a merendine preconfezionate
ha sottolineato Isa Mazzocchi, chef del ristorante La Palta di Bilegno (PC).
Ovviamente capisco che è difficile per le tante mamme, sempre di corsa e tutto il giorno impegnate in ufficio, trovare il tempo di preparare una merenda ben fatta. Credo, però, che sia anche una questione di organizzazione e che volendo, in sole poche mosse, si possa realizzare qualcosa di sano e gustoso.
I consigli degli chef per la merenda dei bambini
Uno chef su 2 consiglia di preparare la merenda utilizzando contemporaneamente sia ingredienti dolci che ingredienti salati. In generale, l’obiettivo dovrebbe essere proporre al bambino cibi facili da mangiare, eventualmente stimolando la sua curiosità con un po’ di fantasia nella preparazione.
Tra gli alimenti salati più consigliati spiccano verdure e insalata (61%), sottoli-sottaceti (59%) e salumi e formaggi (27%). Sul fronte del dolce vincono invece le crostate (61%), lo yogurt (59%), i frullati di frutta (42%) e il cioccolato fondente (27%).
Per lo spuntino delle 10.30 di mattina
ha consigliato Tano Simonato del Ristorante milanese Tano Passami l’olio
suggerisco sicuramente frutta fresca. Per lo spuntino pomeridiano dipende dalla corporatura del bambino e da cosa ha mangiato a pranzo. Indicativamente per il pomeriggio, se si decide per una merenda salata, sicuramente è bene consumare panini piccoli e non dei filoni, da condire magari con tonno, pomodoro, basilico, un filo d’olio e un po’ di sale oppure con mozzarella, pomodoro e basilico. Un’ alternativa al paninetto che trovo molto valida è la tartina, in quanto ha una fetta sola di pane, da condire con un filo d’olio due foglie di insalata e spalmi la crema di vitello.
Altre idee? Tramezzini conditi con formaggi, salumi e insalata, insaporiti con sottoli-sottaceti, oppure frutta affettata o tritata accompagnata da qualche scaglia di cioccolato.
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