Benessereblog Salute Bambini, un esame del sangue aiuterà a combattere l’obesità?

Bambini, un esame del sangue aiuterà a combattere l’obesità?

Uno studio britannico ha permesso di identificare un possibile marcatore da analizzare per valutare il rischio che un bambino accumuli chili di troppo. Di cosa si tratta?

Bambini, un esame del sangue aiuterà a combattere l’obesità?

Predire il rischio di obesità con un esame del sangue? La proposta arriva dal Regno Unito, dove una collaborazione tra i ricercatori delle Università di Southampton, Plymouth ed Exter ha permesso di identificare un marcatore che potrebbe aiutare a sytabilire la probabilità che un bambino di 5 anni diventi un quattordicenne in sovrappeso o obeso.

Il marcatore in questione è il gene PCG1a, un fattore che controlla l’accumulo di grasso corporeo. In individui differenti questo gene può presentare livelli diversi di metilazione, una modificazione che consiste nell’aggiunta sul Dna di gruppi chimici detti, appunto, “gruppi metile” e che partecipa al controllo dell’espressione dei geni. In uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes i ricercatori britannici hanno analizzato il Dna di 40 bambini di Plymouth coinvolti in un progetto (l’EarlyBird project) che ha seguito un totale di 300 ragazzini da quando avevano 5 anni fino al quattordicesimo anno di età. E’ stato così scoperto che un aumento del 10% della metilazione di PCG1a all’età di 5 anni può aumentare anche del 12% i livelli di grasso che saranno presenti nel corpo del bambino quando avrà 14 anni.

Graham Burdge, uno dei responsabili dello studio , ha sottolineato che i risultati di questo studio

forniscono ulteriori prove del fatto che essere in sovrappeso o obesi durante l’infanzia non è solo una questione di stile di vita, ma può anche coinvolgere importanti processi basilari che controllano i nostri geni.

Infatti l’aumento del grasso accumulato a quattordici anni è indipendente non solo dal sesso del ragazzo e dall’età cui è entrato nella pubertà, ma anche dal livello di attività fisica svolta.

Questa ricerca porta però anche qualcosa in più oltre alle nuove conoscenze teoriche.

Speriamo che questa scoperta ci aiuterà a mettere a punto e sperimentare nuovi metodi per evitare che i bambini vadano incontro all’obesità che possano essere utilizzati prima che un bambino inizi ad accumulare peso in eccesso

ha commentato Burdge.

E’ importante sapere quali bambini sono a rischio perché è possibile fornire loro un aiuto, ad esempio suggerimenti sulla loro alimentazione, precocemente e prima che inizino ad ingrassare.

Via | EurekAlert!

Le informazioni riportate su Benessereblog sono di natura generale e non possono essere utilizzate per formulare indagini cliniche, non devono essere considerate come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento, l’assunzione o la sospensione di un farmaco , non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico generico, di uno specialista , di un dietologo o di un fisioterapista. L’utilizzo di tali informazioni e’ sotto la responsabilita’, il controllo e la discrezione unica dell’utente. Il sito non e’ in alcun caso responsabile del contenuto, delle informazioni, dei prodotti e dei servizi offerti dai siti ai quali greenstyle.it puo’ rimandare con link.

Seguici anche sui canali social