Beirut, esplosione di nitrato d’ammonio: aria tossica per lungo tempo
L'esplosione di nitrato d'ammonio a Beirut e l'allarme: l'aria rimarrà tossica a lungo tempo.
Il 4 agosto 2020 Beirut, in Libano, è stata sconvolta da una serie di esplosioni che avrebbe già causato 70 vittime e numerosi feriti, tra i quali anche un militare italiano che sarebbe rimasto lievemente ferito. La deflagrazione violenta è avvenuta nell’area del porto. Dopo i primi video pubblicati su Twitter e dopo l’ipotesi di esplosioni all’interno di una fabbrica di fuochi d’artificio, le autorità locali hanno fatto sapere che in realtà a esplodere era stato un carico di nitrato d’ammonio precedentemente confiscato e conservato in modo non corretto, non seguendo le linee guida di sicurezza previste. Il materiale era lì da sei anni.
È stato il presidente libanese a confermare l’esplosione di 2.750 tonnellate di nitrato d’ammonio, provocata da un incendio in un deposito nel porto di Beirut. Il presidente Michel Aoun, citato dalla Bbc online, dopo la riunione d’emergenza del Supremo consiglio della Difesa, conferma le cause della deflagrazione. Mentre il ministro della salute libanese Hamad Hasan consiglia a chiunque possa farlo di lasciare la città.
L’esplosione, che ha causato molti morti e molti feriti, ha reso l’aria irrespirabile e tossica e i suoi effetti, come sottolineato dal ministro, potrebbero durare a lungo termine. I materiali pericolosi che si sono sprigionati dopo le deflagrazioni, infatti, potrebbero avere effetti anche mortali. Anche gli USA invitano i cittadini a non uscire di casa e a lasciare se possibile Beirut. Trump sarebbe anche sicuro che non si tratta di un incidente, ma di un attentato e garantisce la vicinanza del paese alle autorità libanesi.
Marwan Abboud, governatore della capitale del Libano, in lacrime racconta:
Ciò che è successo a Beirut ricorda Hiroshima e Nagasaki, nulla di simile era mai accaduto in passato in Libano.