Bere troppo alcol uccide più di droga e fumo
L’alcol uccide più del fumo e delle droghe. Ecco cosa emerge da una nuova indagine.
L’alcol uccide più di droghe e fumo. Questo è ciò che emerge da un’indagine condotta nel nostro Paese, secondo cui dal 2008 al 2017 si sono registrate 435mila morti causate da malattie legate al consumo di alcol, incidenti, omicidi e suicidi causati da questa sostanza. Gli esperti fanno sapere che oltre 6 italiani su 10 collegano l’alcol al concetto di convivialità e a quelli di relax, piacere e spensieratezza, e che solo un quarto degli intervistati lo associa a concetti negativi, come ad esempio il tentativo di fuggire dai propri problemi, la perdita del controllo e il pericolo.
L’indagine, realizzata nell’ambito delle attività previste dall’Osservatorio permanente Eurispes-Enpam su “Salute, previdenza e legalità“, ha preso in esame giovani studenti, adolescenti, cittadini e medici, ed ha fatto emergere un quadro non esattamente positivo.
La metà delle persone intervistate tende infatti ad assumere troppo alcol, e generalmente lo fa per piacere (28%), un quarto degli intervistati beve per “stare meglio con gli altri”, il 23,7% lo fa per “rilassarsi“, il 9,2% per “affrontare delle situazioni complicate, e il 2,2% per “reagire a un insuccesso“.
A preoccupare è anche il rapporto tra alcol e guida. Il 40% degli intervistati maggiorenni ammette infatti di essersi messo alla guida dopo aver bevuto troppo. Più di 8 italiani su 10 ritengono inoltre che lo Stato non faccia abbastanza per scoraggiare l’uso di alcol, ma solo il 60% ritiene necessaria una maggiore regolamentazione del consumo.
Ma a che età si inizia a bere in Italia? Anche questi risultati sorprendono e preoccupano gli esperti. I giovani italiani iniziano infatti a bere tra gli 11 e i 19 anni. Molti bevono “qualche volta” (51,6%), ma l’8,2% lo fa “spesso”. Ad essere più gettonati sono, in particolar modo, alcolici come birra, vino, shottini e superalcolici, ed i luoghi in cui vengono consumati più spesso sono pub e discoteche per la maggior parte degli intervistati.
via | AdnKronos
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