Quanto biancospino per abbassare la pressione?
Il biancospino è una pianta officinale dalle diverse proprietà terapeutiche che vale la pena approfondire. Tra queste, il suo effetto benefico nell'abbassare la pressione arteriosa: in questo articolo approfondiamo quali sono le dosi quotidiane consigliate per riscontrare effettivi benefici sia per quanto riguarda l'estratto della pianta - oggetto di diversi studi in merito - che la tintura madre.
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Il biancospino, noto come Crataegus monogyna, è una pianta utilizzata da secoli nell’ambito della medicina tradizionale, in particolare per sostenere la salute cardiovascolare. E’ ampiamente sfruttato come rimedio naturale per abbassare i livelli della pressione arteriosa. Ma quanto bisogna prenderne per godere dei suoi benefici? In questo articolo, ci occupiamo di approfondirne le proprietà e il dosaggio corretto per gestire la pressione alta.
Proprietà del biancospino
E’ una pianta a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Si trova comunemente in Europa, Nord America e Asia. Le parti utilizzate per scopi terapeutici sono i fiori, le foglie e i frutti della pianta.
Il biancospino vanta un’ampia gamma di principi attivi, tra cui flavonoidi come l’iperoside e la vitexina, nonché composti triterpenici, con l’acido ursolico in prima linea. Ampie ricerche hanno individuato la presenza di ammine e steroli, nonché tannini e derivati purinici, che conferiscono alla pianta una varietà di potenziali impieghi terapeutici.
In particolar modo per ciò che concerne la salute cardiovascolare. A spiccare sono l’azione vasodilatatrice dei vasi sanguigni addominali e coronarici, che lo rendono un alleato per la circolazione. L’azione inotropa positiva che lo caratterizza si traduce in un risparmio di ossigeno da parte del muscolo cardiaco, con conseguente miglioramento dell’efficienza cardiaca. Così come si legge su Wikipedia, “è indicato nelle nevrosi cardiache: negli stati di ipereccitabilità e nell’ipertensione arteriosa”. E’ noto, infine, per le sue proprietà ansiolitiche ed efficace nel trattamento dell’insonnia.
Quanti mg di biancospino per abbassare la pressione?
Naturalmente, quando si parla di salute, non è possibile definire a priori quale sia la dose standard di un farmaco o di un rimedio naturale che valga per tutti. Le proprietà ipotensive del biancospino sono da tempo al centro dell’attenzione medica. Uno studio della durata di 10 settimane, ha approfondito gli effetti del consumo di estratto di biancospino in individui con una pressione sanguigna marginalmente elevata.
I partecipanti, un gruppo di 36 persone, sono stati sottoposti a un regime di 500 mg di estratto di biancospino al giorno, somministrato in dosi controllate. I risultati dell’indagine hanno rivelato che i partecipanti che hanno seguito la dose di 500 mg di estratto giornaliero hanno sperimentato un significativo abbassamento della pressione sanguigna diastolica.
Per quanto riguarda le dosi della tintura madre, basta assumerne 30 gocce due volte al giorno, lontano dai pasti, per circa 3 settimane ogni mese.
Quando fa effetto il biancospino?
L’effetto del biancospino nell’abbassamento della pressione può variare da persona a persona ma, in alcuni casi, i benefici possono essere avvertiti nel giro di pochi giorni, mentre in altri potrebbero essere necessarie diverse settimane o mesi di utilizzo regolare prima di notare risultati significativi. È fondamentale essere costanti nell’assunzione e monitorare la pressione in collaborazione con un medico.
Nonostante il fatto che il biancospino sia un efficace rimedio naturale contro la pressione alta, è bene ricordare come la gestione della pressione arteriosa richieda un approccio olistico, che potrebbe includere modifiche dello stile di vita e trattamenti prescritti dal medico. Il fai-da-te non è quindi contemplato.
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