Biblioterapia: leggere per guarire
Gli italiani si dice siano lettori deboli, poco interessati ai libri. Sarà per questo che la biblioterapia non si è diffusa tanto quanto in altri paesi ce l’hanno presa molto sul serio: affiancare le terapie mediche a letture di aiuto-aiuto si è rivelato efficace nel percorso di guarigione per la cruciale importanza dell’aspetto psicologico nell’affrontare […]
Gli italiani si dice siano lettori deboli, poco interessati ai libri. Sarà per questo che la biblioterapia non si è diffusa tanto quanto in altri paesi ce l’hanno presa molto sul serio: affiancare le terapie mediche a letture di aiuto-aiuto si è rivelato efficace nel percorso di guarigione per la cruciale importanza dell’aspetto psicologico nell’affrontare le malattie.
Sono stati gli ospedali americani i primi a cogliere l’importanza dell’impatto emozionale di un libro e hanno istituito in molti reparti – specialmente oncologia e psichiatria – vere e proprie biblioteche. La tipologia dei libri spazia dai resoconti di viaggi ai romanzi alle poesie e addirittura in molte strutture esiste anche un consulente che consiglia i libri più adatti dopo alcuni colloqui conoscitivi e aiuta poi il paziente a trarne giovamento con discussioni successive alla lettura.
Il processo diventa dunque profondamente interattivo: il libro non è rifugio ed evasione ma occasione di confronto, riflessione e discussione, strettamente connesso all’aspetto terapeutico della lettura che si è rivelato particolarmente efficace anche nelle soluzioni di gruppo.
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