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L’autopsia ha fornito chiarimenti definitivi sulla tragica morte di Mattia Cossettini, un bambino friulano di 9 anni, deceduto il 6 gennaio 2025 mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Marsa Alam, in Egitto. La causa del decesso è stata identificata in un’emorragia cerebrale, conseguente a un aneurisma, contrariamente a quanto inizialmente dichiarato dalla Direzione sanitaria locale, che aveva ipotizzato un tumore cerebrale associato a un’infezione polmonare.
La famiglia e la situazione devastante
La famiglia, originaria di Tricesimo, in provincia di Udine, ha affrontato una situazione devastante, con il piccolo che non è riuscito a sopravvivere nonostante i tentativi di assistenza nella struttura sanitaria egiziana. Attraverso la loro avvocata, Maria Virginia Maccari, i genitori hanno comunicato i risultati dell’autopsia, sottolineando che non sono state riscontrate altre patologie concomitanti. La salma di Mattia è stata riportata in Italia per gli esami autoptici, che si sono svolti presso l’Azienda ospedaliero universitaria di Udine.
Le carenze del sistema sanitario egiziano
I genitori hanno nuovamente evidenziato le carenze del sistema sanitario egiziano, ricordando che annualmente circa 15 milioni di italiani visitano il Paese, di cui un terzo nella zona del Mar Rosso. Hanno lamentato che anche un’“innocua” embolia polmonare potrebbe diventare fatale a causa della mancanza di strutture adeguate, come una camera iperbarica nelle vicinanze. La famiglia ha espresso il proprio dolore per la mancanza di soccorsi tempestivi, evidenziando come Mattia, entusiasta della vacanza, avesse manifestato un forte malessere durante una gita in barca.
La gestione inadeguata della situazione medica
Durante la visita all’ambulatorio del villaggio turistico, inizialmente si era pensato a un colpo di sole. Tuttavia, dopo aver perso nuovamente conoscenza, è stata richiesta assistenza medica urgente. Già in quel momento, i medici avevano ipotizzato un’emorragia cerebrale, ma la situazione è stata gestita in modo inadeguato. I genitori hanno denunciato una sottovalutazione del quadro clinico e un’errata interpretazione della TAC da parte dei medici dell’ospedale generale di Marsa Alam, che hanno mantenuto il bambino in osservazione senza intervenire, nonostante l’evidenza dei sintomi.
Le problematiche relative all’assistenza sanitaria
La vicenda di Mattia Cossettini ha suscitato un’ondata di commozione e indignazione, ponendo l’accento sulle problematiche relative all’assistenza sanitaria per i turisti in Egitto. La famiglia continua a cercare risposte e giustizia per la perdita del loro amato bambino.