Benessereblog Salute Cos’è il blue monday, la Giornata mondiale della tristezza

Cos’è il blue monday, la Giornata mondiale della tristezza

Oggi ti senti giù di corda, triste e svogliato? Forse è colpa del Blue Monday. Il terzo lunedì di Gennaio è arrivato, e secondo alcuni teorici porta con sé una buona dose di tristezza. Ma sarà davvero così? La teoria del Lunedì blu in realtà non ha alcun fondamento scientifico, ma potrebbe ugualmente insegnarci qualcosa di importante.

Cos’è il blue monday, la Giornata mondiale della tristezza

Fonte immagine: Pixabay

Oggi ti senti particolarmente giù di corda? Niente paura, è tutto calcolato. Proprio oggi ricorre infatti il Blue Monday 2023, una data molto particolare, di certo controversa e sicuramente in grado di suscitare la nostra curiosità. Da diversi anni a questa parte, il terzo lunedì del mese di Gennaio viene identificato come il “lunedì blu”, o per meglio dire, il “lunedì triste”. Il più triste dell’anno, per essere esatti.

Ma esattamente cosa significa “lunedì blu”?

In realtà, la tradizione del “blue monday” non ha nulla a che vedere con il colore blu. La parola inglese “blue”, infatti, può indicare una sensazione di tristezza e un umore depresso.

Questo, però, non spiega perché proprio il terzo lunedì di Gennaio debba essere considerato un giorno tanto triste.

Perché il 16 gennaio è il Blue Monday?

Cosa succede in questa precisa data di tanto triste da rendere il lunedì così irrimediabilmente “blu”?

In realtà non succede proprio nulla: si tratta di un lunedì come tanti altri. A metà degli anni 2000, però, lo psicologo Cliff Arnall avanzò l’ipotesi secondo cui, in questa data, in cui solitamente le temperature sono più basse, siamo tutti un po’ più al verde (per via dei regali natalizi appena acquistati), e siamo invasi dai sensi di colpa per aver mangiato panettoni e pandori per diverse settimane, tendiamo a sentirci un po’ più tristi.

In più, proprio oggi molte persone tornano allo stress della vita lavorativa, dopo aver trascorso alcune settimane di vacanza in completo relax.

Ed ecco che un normalissimo lunedì, si trasforma nel temibile Blue Monday, il giorno più triste dell’anno. Che a pensarci bene, già il solo fatto che sia lunedì dovrebbe bastare, non ti pare?

Cosa si intende per Blue Monday?

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Partendo dal presupposto che per molte persone quello invernale è un periodo un po’ più triste, c’è chi ha ipotizzato che proprio il terzo lunedì del mese di Gennaio possa essere considerato il giorno più deprimente, in quanto:

  1. Ci siamo appena lasciati alle spalle il periodo delle feste
  2. Siamo tornati alla nostra routine quotidiana
  3. Siamo tornati a lavoro
  4. Ci siamo resi conto che la nostra lista dei buoni propositi probabilmente non è così facile da rispettare
  5. Abbiamo mangiato panettoni, polpettoni e cioccolato per settimane, con conseguenti chiletti di troppo e, talvolta, anche qualche senso di colpa.

In più, in questo periodo dell’anno le giornate sembrano essere più buie e sono sicuramente più fredde, e questo potrebbe portarci a provare una sorta di malinconia e un po’ di tristezza.

Ecco, quindi, perché il Blue Monday è – o per meglio dire, dovrebbe essere – il giorno più triste dell’anno.

Chi ha inventato il Blue Monday?

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Come è facile immaginare, questa particolare data non è stata stabilita in modo scientifico ed empirico. Si tratta, anzi, di una ricorrenza dalle origini a dir poco controverse e di una teoria del tutto opinabile.

A designare questa data come la più triste dell’anno è stato uno psicologo dell’Università di Cardiff, il dottor Cliff Arnall, il quale avrebbe addirittura messo a punto un’equazione che ne spiegherebbe l’esatta origine.

Per stabilire quale sia la data più triste dell’anno, Arnall avrebbe preso in considerazione una serie di fattori, ovvero:

  • Condizioni atmosferiche, o meteo
  • Debiti accumulati nelle precedenti settimane, per fare tutti i regalini di Natale
  • Stipendio
  • Quantità di giorni trascorsi dalla fine delle festività natalizie
  • Quantità di tempo trascorsa dal fallimento dei buoni propositi per l’anno nuovo
  • Livello di motivazione (in discesa)
  • Sensazione di dover fare qualcosa per poter raggiungere i propri obiettivi.

L’equazione che ne deriva, naturalmente, è tutt’altro che scientificamente fondata. Viene infatti definita come “priva di alcun significato matematico”, una sorta di prodotto della pseudoscienza.

Comunque sia, in base ai calcoli eseguiti dal dottor Arnall, la data in cui l’umore delle persone sarebbe più triste cadrebbe proprio il terzo lunedì di Gennaio.

Quest’anno, quindi, il lunedì blu ricorrerà oggi, 16 Gennaio, mentre il Blue Monday del 2024 sarà il 15 Gennaio del prossimo anno.

Perché gli psicologi bocciano la teoria del “Lunedì blu”?

Quella del Blue Monday è senz’altro una data molto particolare e curiosa. Tuttavia, la teoria secondo cui un giorno ben preciso dell’anno potrebbe suscitare tanta negatività, trova la ferma contrapposizione da parte di psicologi e terapisti in tutto il mondo.

Non è un caso che quella del Lunedì blu sia stata bollata come una teoria “pseudoscientifica” priva di alcun valore o fondamento.

Molti esperti spiegano che una simile ricorrenza rischierebbe di banalizzare una condizione mentale molto grave, meritevole della giusta attenzione, e cioè la depressione.

Problemi come la tristezza dovuta alle difficoltà finanziarie, al senso di colpa per aver mangiato qualche dolce di troppo, alla mancanza di sole e di belle giornate, non deve essere confusa con condizioni più gravi, come una depressione clinica.

Cosa ci insegna il “lunedì triste”?

Nonostante quella del Blue Monday non sia chiaramente una condizione medica e psicologica vera e propria, va detto che portare l’attenzione sui disagi e sui problemi psicologici può spronare chi ne soffre a chiedere aiuto.

Un elemento a favore del “Lunedì blu” è che questa ricorrenza contribuisce a superare il pregiudizio che ancora oggi circonda disturbi come depressione, ansia e tristezza.

Come affrontare il Blue Monday?

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Fermo restando che, il solo fatto che oggi sia il 16 Gennaio, difficilmente ci farà cadere in uno stato di tristezza, è certamente utile mettere in pratica delle strategie per migliorare l’umore. In senso più ampio, è sempre importante prestare attenzione alla propria salute mentale.

Oggi, così come tutti gli altri giorni dell’anno, possiamo prenderci cura del nostro benessere interiore concedendoci il giusto tempo e lo spazio necessario per ascoltare i nostri bisogni emotivi.

Concediti dei momenti di socializzazione, esponiti alla luce naturale per migliorare i tuoi livelli di energie e vitalità, regalati dei momenti di relax durante la giornata e fai qualcosa di piacevole, come prenotare una vacanza, fare sport, meditare, ballare o semplicemente cantare in giro per casa.

Se ritieni di soffrire di depressione, ansia o se hai pensieri suicidi, ricorda che puoi chiedere aiuto a un professionista, uno psicologo o un terapeuta che saprà fornirti gli strumenti più adatti per comprendere e affrontare le tue emozioni e sensazioni, e per migliorare la tua vita, un giorno alla volta.

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