Bradiaritmia, quali sono le cause e la terapia
Che cos’è la bradiaritmia e come si manifesta questo disturbo nella formazione e nella conduzione dell’impulso elettrico?
La bradiaritmia è un’aritmia caratterizzato da un disturbo nella formazione o nella conduzione dell’impulso elettrico. Per capire meglio il fenomeno bisogna sapere che normalmente l’impulso elettrico si genera nel nodo seno atriale e viene condotto attraverso gli atri e in seguito ai ventricoli mediante il nodo atrioventricolare e il sistema di conduzione intraventricolare specializzato (fascio di His).
Può essere classifica in tre gradi: il primo grado vede gli impulsi atriali condotti ai ventricoli con un rallentamento, il secondo grado invece è caratterizzato da impulsi intermittenti, mentre il terzo grado si distingue per il blocco completo. Quali sono i sintomi? Il paziente potrebbe avvertire debolezza, affaticabilità, capogiro, lipotimia o sincope.
La diagnosi si può fare attraverso alcuni esami: l’elettrocardiogramma, l’Holter ECG 24 ore e una vista cardiologica. Qual è la terapia più indicata? Ovviamente dipende dalla causa e dalla sede. Talvolta alla base di questo disturbo c’è una terapia farmacologica, che sarà sufficiente sostituire o interrompere. In linea di massima per la gestione delle bradiaritmie, l’impianto di un pacemaker è la soluzione più efficace. Inoltre, si consiglia di fare prevenzione, soprattutto se gli anni iniziano a essere diversi o se si ha in casa una storia di familiarità.
Via | Humanitas