
[related layout=”left” permalink=”https://www.benessereblog.it/il-14-giugno-si-festeggia-la-giornata-mondiale-del-donatore-di-sangue-servono-piu-volontari”][/related]Bufale donazione di sangue, tante le fake news che circolano su Whatsapp e su Facebook. Richieste di sangue solitamente per bambini malati di leucemia o che devono subire un intervento. Alle quali magari le persone credono, sperando di fare una buona cosa condividendo un appello che, in realtà, è del tutto infondato. Il meccanismo di diffusione e del messaggio è sempre lo stesso.
A lanciare l’allarme per i falsi messaggi è il Centro nazionale sangue, diretto da Giancarlo Maria Liumbruno, in occasione di un appuntamento a Roma per parlare di Aspetti clinici, organizzativi e comunicativi della donazione di sangue.
I donatori di sangue in Italia nel 2017 sono stati 1 milione e 700.000. Un numero in diminuzione. Mentre è in aumento l’età media dei donatori. L’Italia è autosufficiente, ma si può sempre fare meglio. E si potrebbe pensare a un programma europeo di autosufficienza per il plasma così da integrare il lavoro di tutti i paesi. Il quadro è aggravato dalla fake news dure a morire.
Fake news sulla donazione di sangue
I messaggi di solito recitano più o meno così:
La figlia di un mio collega deve sottoporsi a un intervento ed ha urgente bisogno di sangue B positivo, aiuto.
Invitano a condividere e diffondere il messaggio, arrivando su Whatsapp, Messenger, nella mail, sulle bacheche dei social network. Si tratta sempre di bufale. Nessuno chiederà mai il sangue in questo modo. A parte che sarebbe sempre bene donare il sangue, a prescindere dal singolo caso. Ma sarebbe meglio informarsi presso i centri di prelievo.
Altra bufala, invece, è quella che ci vede correre a donare il sangue in caso di emergenza. Abbiamo un Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi-emergenze che permette di conservare scorte da usare in caso di disastri, come un terremoto o altre tragedie. Altrimenti si rischia di intasare i servizi trasfusionali.
C’è poi chi crede ancora alle catene del sangue infetto. In Italia non ci sono più stati casi da più di 10 anni. E il sangue non si compra e non si vende. Tutti possono donare il sangue, a patto di essere in salute.
Foto Pixabay