
In Italia, la situazione della copertura vaccinale per i vaccini pediatrici sta destando preoccupazione. La Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei ha segnalato che nel 2024 si sono registrati 1045 casi di morbillo, un aumento drammatico rispetto ai soli 44 casi del 2023. Questa malattia esantematica può comportare gravi complicazioni, rendendo urgente una riflessione sulla salute pubblica.
L’analisi della situazione non si limita al morbillo. Tra la fine del 2023 e il primo trimestre del 2024, si è osservato un incremento esponenziale dei casi di pertosse in diversi Paesi europei, inclusa l’Italia. Per quanto riguarda i vaccini per la popolazione adulta, la situazione appare ancora più critica. Nella stagione 2023/2024, la copertura vaccinale per l’influenza è scesa al 18,9%, in calo rispetto al 20,2% della stagione precedente. Negli anziani, la diminuzione è stata di 3,4 punti percentuali, con una copertura attuale del 53,3%, ben al di sotto della soglia minima del 75% e dell’obiettivo ottimale del 90%.
Disuguaglianze tra regioni
La disparità nella copertura vaccinale si manifesta in modo significativo tra le diverse regioni italiane. Per il vaccino contro il virus del papilloma umano (HPV), essenziale per prevenire il cancro della cervice uterina, il Ministero della Salute ha reso noti dati preoccupanti. La copertura vaccinale media per le ragazze è inferiore alla soglia ottimale del 95% fissata dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) per il 12° anno di vita. In nessuna regione si raggiunge tale percentuale. Nel 2023, la copertura per le femmine nate nel 2010 è stata del 31%, con variazioni che vanno dal 20% della Sicilia al 61% della Toscana.
In aggiunta, il tasso di vaccinazione per le femmine è mediamente doppio rispetto a quello dei maschi, nonostante il vaccino offra protezione a entrambi i sessi contro diverse forme di tumore, inclusi alcuni carcinomi della bocca, della gola e dell’ano. La trasmissione del virus avviene per via sessuale, rendendo la vaccinazione un atto di solidarietà di genere.
La pandemia di COVID-19 ha messo in evidenza l’importanza cruciale dei vaccini per la salvaguardia della salute pubblica. La Commissione dei Lincei ha lanciato un appello per promuovere una campagna di sensibilizzazione riguardo all’importanza della ricerca scientifica e, in particolare, sui benefici dei vaccini. Il gruppo di lavoro, composto dai professori Alberto Mantovani, Guido Forni, Giuseppe Ippolito e Rino Rappuoli, sta lavorando attivamente su queste tematiche, sottolineando la necessità di un impegno collettivo per migliorare la situazione vaccinale nel Paese.