Calcoli ai reni, i consigli degli esperti per evitare le recidive
L'American College of Physicians ha pubblicato le nuove linee guida per ridurre i rischi. Ecco di cosa si tratta
I calcoli ai reni sono fra i disturbi più dolorosi con cui si possa avere a che fare. Lo sa bene chi ha dovuto anche solo una volta nella vita correre al pronto soccorso in preda a dolori lancinanti a schiena e fianchi e che ne è uscito dopo una massiccia dose di antidolorifici e con la speranza che il problema non si ripetesse mai più. Purtroppo, però, il rischio di recidive è reale. Secondo le valutazioni condotte dagli esperti senza alcun trattamento nel 35-50% dei casi i calcoli sono destinati a ripresentarsi nei cinque anni successivi alla loro comparsa. Come fare per proteggere i reni?
Gli ultimi consigli sul tema arrivano dall’American College of Physicians (ACP), i cui esperti hanno pubblicato sugli Annals of Internal Medicine nuove linee guida per prevenire le recidive dei calcoli ai reni.
La prima raccomandazione è quella di bere abbastanza da produrre almeno 2 litri di urina al giorno. Secondo gli esperti non importa quale tipo di acqua si beve: anche quella del rubinetto è utile allo scopo.
L’aumento dell’assunzione di fluidi durante la giornata può ridurre la ricomparsa dei calcoli almeno della metà, virtualmente senza effetti collaterali
spiega David Fleming, presidente dell’ACP.
Meglio però ridurre il consumo di bevande analcoliche acidificate attraverso l’aggiunta di acido fosforico (come la cola).
Fleming ha inoltre precisato che
le persone che bevono già la quantità raccomandata di liquidi, o quelle per cui l’aumento dell’assunzione di fluidi è controindicata, non dovrebbero aumentare la loro assunzione di liquidi.
In questi casi, e in quelli in cui bere di più non si rivela una strategia efficace, può essere utile assumere dei farmaci, ad esempio alcuni diuretici. Prima di assumere qualsiasi medicinale è però bene chiedere consiglio al proprio medico.
Da ricordare, infine, i consigli alimentari degli esperti dell’ACP, secondo cui per prevenire recidive di calcoli ai reni è importante mantenere l’assunzione di calcio della norma e ridurre quella di proteine di origine animale, di purine (molecole abbondanti, ad esempio, nelle acciughe, nel sugo di carne, nelle frattaglie, nelle cozze e nelle sardine) e di fonti di ossalato, ad esempio il cioccolato, la barbabietola, le noci, il rabarbaro, gli spinaci, le fragole, il tè e la crusca di grano.
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