Cambio dell’ora ottobre 2018: gli effetti sull’umore e sulla produzione di vitamina D
Il ritorno all’ora solare potrebbe renderci nervosi e volubili, perché la privazione di luce influenza la produzione di cortisolo e serotonina.
Tempo di cambio dell’ora. Il prossimo weekend, nella notte tra il 27 e il 28 ottobre 2018 si torna all’ora solare e si deve tirare indietro le lancette di un’ora: le 3 diventeranno le 2 e ovviamente la mattina potrete stare a letto un po’ di più. Questo piccolo jet lag non dovrebbe dare problemi di salute a lungo termine. Il corpo avrà bisogno di qualche giorno, soprattutto i bambini, ma non più di 2/5 giorni.
Sicuramente il principale problema dell’ora solare riguarda la luce: le giornate sono un po’ più corte e ovviamente gli effetti sono negativi per la produzione della vitamina D e l’umore: la privazione di luce riduce anche la produzione di serotonina, rendendoci decisamente più irritabili e nervosi.
Secondo gli esperti, il cambiamento d’orario aumenta il rischio di malattie cardiovascolari a causa della produzione di cortisolo (ormone dello stress). Nel periodo da marzo ad ottobre, periodi che coincidono con il cambio d’orario, aumentano i casi di insonnia, stanchezza eccessiva, depressione, difficoltà di concentrazione. E quindi? Dobbiamo adattarci anche se numerosi medici sono favorevoli al mantenimento dell’ora legale tutto l’anno. Avendo a disposizione più luce durante le giornate, le persone producono più serotonina (l’ormone della felicità), si muovono di più, sono propense a fare passeggiate e trascorrere ore piacevoli all’aperto.