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Cancro al seno, per diagnosticarlo potrebbe bastare un reggiseno

Si chiama First Warning Systems il reggiseno che promette di diagnosticare il cancro al seno misurandone la temperatura, ma i dubbi sono ancora molti

Cancro al seno, per diagnosticarlo potrebbe bastare un reggiseno

La nuova frontiera della diagnosi precoce del cancro al seno è First Warning Systems, un reggiseno che promette di scovare masse tumorali piccolissime in base a variazioni della temperatura corporea.

Questo bizzarro strumento è stato messo a punto dall’azienda Lifeline Biotechnologies grazie a studi che hanno richiesto ben vent’anni. Secondo i suoi produttori il reggiseno fiuta-cancro permette di valutare con una precisione del 90% eventuali anomalie nei tessuti della mammella, indipendentemente dall’età della paziente.

Ogni donna ha una probabilità del 12% di sviluppare un cancro al seno e ogni anno nel mondo vengono effettuate più di 1 milione di nuove diagnosi di un tumore di questo tipo. Secondo le stime attuali, sono più di 400 mila le donne che moriranno dopo questa diagnosi. Tuttavia, tanto più le cellule tumorali vengono identificate precocemente, tanto maggiori sono le possibilità di guarigione.

Questo reggiseno risponde, prima di tutto, a questa esigenza di una diagnosi precoce. All’interno del tessuto di cui è formato sono presenti dei sensori che possono rilevare piccole variazioni della temperatura all’interno del seno, corrispondenti all’aumento del flusso sanguigno a livello della massa tumorale.

Dopo aver raccolto questi dati, i sensori li inviano tramite Internet ad un sistema che li analizza attraverso un sofisticato algoritmo. Secondo i produttori i risultati dell’analisi permettono di distinguere le diverse fasi di sviluppo del tumore perché ognuna di esse è caratterizzata da uno specifico profilo termico.

Un’altra caratteristica del reggiseno è quella di ridurre i casi in cui la diagnosi della presenza del tumore, effettuata tramite altri metodi, si rivela, poi, sbagliata, un’eventualità corrispondente al 50-60% dei casi.

Nonostante queste premesse incoraggianti, i dubbi sulla reale validità di questo sistema sono ancora molti. In Italia il Ministero della Salute indica le tecniche basate sulla rilevazione della temperatura come possibili strumenti per la diagnosi complementari ad altri metodi già consolidati, che, però, non potrebbero essere sostituiti completamente da questa tecnologia.

Per il momento nemmeno la Food and Drug Administration statunitense ritiene che strumenti di questo tipo possano sostituire la mammografia. Tuttavia, attualmente sono in corso gli ultimi studi sull’efficacia di First Warning Systems. Se i risultati dovessero essere positivi, il reggiseno potrebbe essere commercializzato in Europa già a partire dall’anno prossimo, mentre gli Stati Uniti dovranno aspettare il 2014. Il prezzo ipotizzato è di circa 1.000 dollari, più o meno l’equivalente di 770 euro.

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