Cancro alle ovaie: sintomi, fattori di rischio e cure disponibili
Il cancro alle ovaie ha sintomi che, se individuati subito, aiutano ad identificarlo. Questo rende più efficace il trattamento. Attenzione anche ai fattori di rischio
Il cancro alle ovaie, secondo le stime dell’AIRC, è un tipo di tumore raro, che colpisce “solo” 1 donna su 74, ma è anche uno dei più letali, con una sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi inferiore al 40%, che sale al 94% solo se viene riconosciuto tempestivamente, cosa assai difficile.
Il cancro ovarico, ad oggi, è infatti una neoplasia non facile da individuare, con sintomi non specifici nelle fasi iniziali. In genere si scopre la sua esistenza quando è in stadio già avanzato, rendendo così meno efficaci i trattamenti e le cure disponibili.
I fattori di rischio sono mutazioni genetiche del gene BRCA1 o BRCA2, le stesse che espongono le donne a maggiore incidenza di tumori alla mammella ed età, in quanto il cancro ovarico si presenta principalmente nelle donne in post-menopausa, sopra i 50 anni di età. Molto raro invece in soggetti sotto i 40 anni.
Come detto, i sintomi del cancro alle ovaie possono essere piuttosto vaghi, soprattutto agli inizi, tanto che capita spesso che ci si accorga che qualcosa non va, durante le normali visite di routine dal ginecologo. In ogni caso, è bene fare attenzione ad alcune alterazioni:
- Gonfiore all’addome e senso di pienezza al basso ventre
- Ciclo irregolare
- Sanguinamento anche dopo la menopausa
- Dolore addominale e alla schiena
- Necessità di urinare più frequente
- Stitichezza
- Rapporti sessuali dolorosi
Se la neoplasia si è diffusa ad altri organi vicini, i sintomi potrebbero comprendere anche nausea e vomito, perdita di appetito, stanchezza e malessere generalizzato. Di sicuro il campanello di allarme da non sottovalutare è il gonfiore addominale, specie se non è riconducibile a situazioni particolari.
La diagnosi di cancro alle ovaie avviene normalmente in laparoscopia, ma già un esame del sangue può individuare alcune anomalie. In questo caso si andranno a ricercare i marcatori tumorali specifici, in questo caso il CA-125. I test ematici saranno anche il metodo per verificare il decorso della malattia.
Per quanto riguarda le cure disponibili, per il trattamento del cancro alle ovaie normalmente si va per via chirurgica, asportando le masse tumorali. La chemioterapia viene suggerita in unione alla chirurgia, ma solo dopo l’intervento, per avere la sicurezza di eliminare il problema alla radice.
In genere la radioterapia non è invece utilizzata per la cura del tumore ovarico, che si è invece dimostrata efficace nei casi di trattamento di metastasi. Sono in fase sperimentale invece farmaci che rallenterebbero il decorso di questa malattia.
Una cosa importante è che le cure del carcinoma all’ovaio, non proteggono da eventuali ricadute. Per questo motivo è essenziale monitorare la propria salute periodicamente. Esami del sangue e visite ginecologiche e specialistiche a cadenze regolari, aiutano anche a livello di prevenzione.
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