Cancro, gene Jolie: gli uomini non sono immuni
Il gene-jolie non interessa solo le donne, ma anche gli uomini. Ecco quali sono i rischi da non sottovalutare.
Quando si parla di rischio di cancro, il cosiddetto “Gene-Jolie” non riguarda solo le donne, ma anche gli uomini. Per “Gene-Jolie” si intendono le mutazioni ereditarie dei geni Brca1 e Brca2. Il nome deriva dal fatto che l’attrice Angelina Jolie aveva fatto sapere di essere portatrice di tali mutazioni.
Questa particolare condizione è collegata a un rischio maggiore di cancro al seno e alle ovaie nelle donne, ma neanche gli uomini possono considerarsi immuni dai rischi.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Jama Oncology e coordinato dall’università Sapienza di Roma, dal consorzio internazionale Cimba (Consortium for Investigators of Modifiers of BRCA1/2) rivela infatti che coloro che presentano mutazioni al gene Brca2 corrono un rischio maggiore di avere un tumore alla mammella, alla prostata e al pancreas. In questi pazienti il tumore farebbe la sua comparsa generalmente in età più giovane.
Negli uomini che presentano una mutazione del gene Brca1 sono invece più frequenti i tumori al colon.
Grazie alla collaborazione di oltre 50 gruppi di ricerca in tutto il mondo, abbiamo ottenuto e analizzato i dati clinici di circa 7000 uomini portatori di mutazioni Brca1 e Brca2. Nelle donne è noto che i due geni Brca hanno un impatto diverso sul rischio oncologico, ma poco si sapeva su eventuali differenze negli uomini,
hanno spiegato gli autori dello studio sostenuto dalla fondazione Airc, aggiungendo che mentre nelle donne è Brca1 a far aumentare i rischi, negli uomini sono le mutazioni di Brca2 a comportare un pericolo maggiore.
Questo studio potrebbe aiutare gli oncologi a sensibilizzare gli uomini in merito ai potenziali rischi, e potrebbe aiutare a creare delle linee guida più specifiche per i pazienti.
via | Ansa
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay