Cannabis ad uso terapeutico, la Puglia dice sì alla coltivazione
Ora sarà possibile avviare progetti pilota per la produzione in loco
La Puglia coltiverà cannabis da utilizzare a scopo terapeutico. La notizia arriva dalla III Commissione del Consiglio Regionale della Puglia (quella che si occupa dell’assistenza sanitaria e dei servizi sociali), che ha approvato all’unanimità la relativa proposta di legge.
In termini pratici la legge consentirà l’avviamento di progetti pilota per la coltivazione della cannabis. Per la coltivazione la Regione si potrà affidare a soggetti regolarmente autorizzati. In particolare, chi coltiverà la cannabis dovrà essere in possesso dell’autorizzazione alla produzione rilasciata dall’Agenzia italiana del farmaco (l’Aifa). Inoltre la Regione potrà attivare delle collaborazioni con le università presenti sul territorio pugliese, con associazioni degli utenti e con altri soggetti portatori di interesse o con specifiche competenze per effettuare ricerche o valutazioni.
La finalità
si legge in un’agenzia di Puglia Notizie, l’agenzia quotidiana di stampa del Consiglio Regionale della Puglia,
è andare incontro agli interessi degli utenti grazie a un regime semplificato di produzione e somministrazione della cannabis terapeutica e alle esigenze della Regione Puglia che oggi, per l’importazione dall’Olanda e la commercializzazione da parte di rifornitore unico, sopporta un onere tra i 15 e i 20 euro/grammo contro un costo di produzione in loco che è stimabile in 1,55 euro/grammo.
In altre parole, la produzione in loco il costo del medicinale (che è a carico del servizio sanitario) scenderà di dieci volte. A tal proposito, la giunta regionale dovrà verificare entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge la possibilità di centralizzare gli acquisti, lo stoccaggio e la distribuzione alle farmacie ospedaliere autorizzate allo scopo di ridurre le spese.
La Puglia è stata tra le prime Regioni in Italia a sperimentare la somministrazione controllata di cannabis ad uso terapeutico attraverso le strutture sanitarie.
Con questa legge andiamo incontro alle persone che soffrono dando loro la possibilità di usufruire più facilmente di cure palliative
ha commentato il consigliere regionale Sergio Blasi, autore della proposta di legge.
L’obiettivo è fare in modo che anche qui come nei paesi del Nord Europa, la cannabis possa essere prodotta e venduta per fini terapeutici.
Personalmente sono soddisfatto perché la Puglia ha bisogno di essere all’avanguardia soprattutto nel campo della sanità e della ricerca medica, per venire incontro ai bisogni di una popolazione che più di altre ha sofferto la transizione da un modello ospedalocentrico a un nuovo modello nel quale viene potenziata l’assistenza domiciliare e le migliori possibilità di curarsi secondo bisogni individuali di ogni paziente.
La proposta di legge consente di attivare un percorso virtuoso pienamente coerente con le politiche della Regione Puglia (…) Contestualmente la presente legge introduce la possibilità di centralizzare gli acquisti di cannabis terapeutica consentendo la realizzazione di economie di scala.
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