Capsulite adesiva della spalla: la riabilitazione
La capsulite adesiva della spalla è una condizione doloroso che colpisce l’articolazione della spalla. In che cosa consiste la terapia e che tempi ci sono per la riabilitazione?
La capsulite adesiva della spalla è nota anche come spalla congelata, una definizione popolare che indica una situazione infiammatoria dell’articolazione che tende a bloccare e di conseguenza a toglierle mobilità. È una condizione estremamente invalidante, che causa dolore e tempi di recupero molto lunghi. Tra le caratteristiche della capsulite c’è l’aumento del male nelle ore notturne, provocando tra l’altro notti insonni estremamente difficoltose e stancanti.
Da che cosa dipende? I tendini e i legamenti della spalla sono compresi in una capsula, quando quest’ultima si restringe e si infiamma blocca l’articolazione. Molto spesso è legata a malattie metaboliche, come il diabete o le patologie della tiroide. Come avviene la terapia? Sicuramente il dolore e l’infiammazione si combatte prima di tutto a livello farmacologico con antidolorifici e antinfiammatori.
Da soli i medicinali fanno poco e si consiglia un periodo di fisioterapia, per il recupero del movimento. Nei casi più gravi si interviene con iniezioni di corticosteroidi, al fine di alleviare il dolore e migliorare la mobilità articolare. Se tutto questo non dovesse portare ai risultati sperati, resta l’intervento chirurgico in artroscopia, con il quali si procede con la rimozione di parte del tessuto capsulare possa essere d’aiuto. I tempi, come detto, sono lunghi e soprattutto cambiano a seconda del paziente.
Via | Humanitas