Cardiomiopatia da stress, per le donne il crepacuore è pericoloso come l’infarto

Che il crepacuore potesse essere pericoloso perché del tutto affine ad un attacco cardiaco è stato ampiamente studiato, ma che raggiunga in percentuale di rischio i numeri dell’infarto è del tutto una novità.

I ricercatori dell’Istituto di Cardiologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Policlinico Gemelli di Roma, coadiuvati dalla Mayo Clinic di Rochester, dall’Università di Zurigo e dall’Oxford University hanno scoperto che la cardiomiopatia da stress, nome scientifico del crepacuore, può sfiorare dei tassi di mortalità simili a quelli dei pazienti ricoverati per infarto, con una percentuale del 5%.

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La sindrome da crepacuore o cardiomiopatia da stress si manifesta infatti in tutto e per tutto come un infarto: i sintomi sono simili, come dolore al petto, al lato sinistro del corpo, e affanno improvviso. Solitamente l’elettrocardiogramma evidenzia dei cambiamenti nel ritmo cardiaco, ma con la coronarografia d’urgenza non si notano differenze nelle coronarie: a cambiare forma è il cuore stesso, che diventa quasi un palloncino.

In sostanza, la cardiomiopatia da stress non è così benigna come si credeva: ciò significa che gli studi per la prevenzione e la terapia del crepacuore, che tende a colpire in casi di forte stress emotivo come dopo un lutto, potranno avanzare in una nuova direzione.

Via | Ansa

Foto | FLickr

Published by
Arianna Galati