Carenza di potassio: sintomi e cura
La carenza di potassio, che si chiama ipokaliemia, è spesso alla base di numerosi disturbi come la stanchezza o i dolori muscolari.
Il potassio è una sale minerale molto importante per la salute perché svolge numerosi funzioni: partecipa al metabolismo dei carboidrati, consente una crescita equilibrata, controlla la contrazione muscolare e regola l’equilibrio acido-base.
Partecipando a questi processi il potassio permette ai tessuti nervosi di funzionare correttamente e ai muscoli di contrarsi. Considerando il suo ruolo a livello muscolare, non bisogna sottovalutare il fatto che il potassio è utile anche per il battito regolare del cuore. E non è tutto, perché contribuisce a mantenere normali i livelli di pressione arteriosa contrastando alcuni degli effetti negativi del sodio.
Carenza di potassio
Si può dunque intuire che una carenza di potassio (nota come ipokaliemia) ha numerosi effetti sul corpo.
Quali sono i sintomi? Stanchezza, debolezza muscolare o crampi muscolari, nausea, sonnolenza palpitazioni o sensazione che alcuni battiti del cuore “saltino” e costipazione. I disturbi possono essere più o meno gravi a seconda della situazione.
Quando i livelli di potassio scendono parecchio è possibile avere a che fare con vere e proprie anomalie del ritmo cardiaco, soprattutto se si soffre di patologie cardiovascolari. È possibile anche soffrire di diarrea o di vomito prolungato, a causa di una malattia renale cronica o di disturbi metabolici o di disturbi dell’alimentazione (come la bulimia con vomito autoindotto).
Come si cura?
Prendendo un integratore a base di potassio e facendo attenzione alla dieta. Ci sono diversi cibi ricchi di questo minerale come le banane, ma anche le verdure a foglia verde, i pomodori, le zucchine, le melanzane, la zucca, le patate, i cetrioli e le carote. Si trova nei legumi, nella frutta secca e fresca.
Tra la carne, preferisci il pollame e non far mancare a tavola i pesci come salmone, merluzzo, platessa e sardine, ma anche i latticini.