Cattive abitudini per la salute. Da che dipendono?
“Le persone non hanno bisogno che qualcuno dica loro che fumare fa male” oppure che “se mangiassero meglio starebbero meglio”, perchè “tutti lo sanno”. Ecco un approccio nuovo per cambiare le nostre “cattive abitudini”, che viene direttamente dall’università di Alberta, Stati Uniti, in cui un gruppo di ricerca medica sostiene che piuttosto “E’ importante avere […]
“Le persone non hanno bisogno che qualcuno dica loro che fumare fa male” oppure che “se mangiassero meglio starebbero meglio”, perchè “tutti lo sanno”. Ecco un approccio nuovo per cambiare le nostre “cattive abitudini”, che viene direttamente dall’università di Alberta, Stati Uniti, in cui un gruppo di ricerca medica sostiene che piuttosto “E’ importante avere informazioni sul perchè le persone fanno queste cose e aiutare loro ad affrontare questi “perchè”.
Ad esempio, avete mai riflettuto che le nostre “cattive abitudini” rispecchiano il bisogno di essere accettati socialmente? Il discorso vale sempre meno per il fumo (ormai molti paesi lo hanno bandito da luoghi pubblici) ma vale invece per l’essere una persona stressata dal lavoro, sostengono i ricercatori, il che è visto come una cosa “onorevole” nella società americana moderna.
Insomma, se vuoi cambiare abitudini, “smetti di usarle per entrare in contatto con i tuoi colleghi o smetti di usare altre scuse per portarle avanti”. Ad esempio, farsi lampade abbronzanti può essere utile per non scottarsi al mare, ma non è detto faccia bene alla pelle. Un’altro fattore determinante? “Le persone che lavorano le tradizionali 9 ore a settimana hanno poco tempo libero e questo rende più difficile dedicare tempo al fitness ” o prendersi del tempo per pause pranzo salutari e antistress lontani dall’ufficio”. Tanto che il momento della pensione, ad esempio, è l’ideale per smettere di fumare.