
Le cellule modificate si rivelano promettenti nella lotta contro l’autoimmunità alle proteine del grano, un passo significativo nella ricerca sulla celiachia. Uno studio condotto all’Università di Losanna e pubblicato su Science Translational Medicine il 20 marzo 2025, ha messo in evidenza come una terapia cellulare possa sopprimere l’immunità anti-glutine. Questa condizione colpisce circa l’1% della popolazione mondiale e si manifesta quando il sistema immunitario reagisce negativamente al glutine, una proteina presente in molti alimenti, causando infiammazioni e danni all’intestino.
La celiachia e le sue sfide
La celiachia rappresenta una malattia autoimmune complessa, in cui il corpo reagisce in modo avverso a una sostanza comunemente presente nella dieta. Le persone affette da questa condizione devono seguire un regime alimentare rigorosamente privo di glutine per evitare gravi complicazioni. Tuttavia, nonostante l’adozione di questa dieta, molti pazienti continuano a sperimentare sintomi intestinali. Questo fenomeno ha spinto i ricercatori a cercare nuove strategie terapeutiche. Il team di ricerca guidato dal dottor Raphaël Porret ha indagato la possibilità di utilizzare la terapia cellulare, una tecnica tradizionalmente associata al trattamento del cancro, per affrontare le reazioni immunitarie avverse al glutine.
Il ruolo delle cellule T ingegnerizzate
Nella ricerca, i ricercatori hanno ingegnerizzato specifici linfociti T, cellule fondamentali del sistema immunitario, per valutare la loro capacità di modulare le risposte immunitarie anomale. Gli esperimenti, condotti su modelli animali, hanno mostrato che queste cellule T regolatorie ingegnerizzate possono inibire la risposta autoimmune scatenata dalla presenza di glutine. Questo approccio innovativo potrebbe rappresentare una svolta nella gestione della celiachia, offrendo una potenziale via per indurre una tolleranza immunitaria verso il glutine, un obiettivo finora irraggiungibile.
Prospettive future e implicazioni cliniche
Sebbene i risultati ottenuti siano preliminari e limitati agli studi su animali, essi forniscono una prova di concetto che potrebbe aprire la strada a nuove terapie per i pazienti affetti da celiachia. La possibilità di utilizzare cellule T ingegnerizzate per modulare la risposta immunitaria al glutine rappresenta un passo avanti significativo nella ricerca. Se ulteriori studi confermeranno questi risultati, potrebbe essere possibile sviluppare trattamenti clinici che non solo migliorino la qualità della vita dei pazienti, ma che possano anche ridurre la necessità di una dieta priva di glutine.
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