Centro unico di diagnosi prenatale: un’eccellenza per la regione

Nel 2024, il Centro Unico Regionale di Diagnosi Prenatale di II Livello situato a Loreto, in provincia di Ancona, ha registrato un significativo aumento degli ingressi, pari al 10% rispetto all’anno precedente, accogliendo oltre 1.870 pazienti, di cui più di 300 provenienti da altre regioni. Dall’anno 2017, il centro ha fornito un totale di 72.000 prestazioni a oltre 11.000 donne, evidenziando una crescita costante dell’attività e della qualità dei servizi offerti. La struttura, attrezzata con apparecchiature diagnostiche all’avanguardia, si conferma come un’eccellenza sanitaria non solo per le Marche, ma per l’intero Centro Italia.

Il riconoscimento del Sindaco

Il Sindaco di Loreto, Moreno Pieroni, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dal dottor Alessandro Cecchi e dalla sua équipe negli ultimi otto anni. “Grazie al loro impegno, il Centro non solo fornisce strumenti diagnostici all’avanguardia, ma rappresenta un punto di riferimento per le gestanti, offrendo loro colloqui informativi, esami approfonditi e consulenze specialistiche”, ha dichiarato Pieroni. La città di Loreto, nota per la sua importanza religiosa e simbolo di maternità e famiglia, si sente orgogliosa di ospitare una struttura così preziosa, che incarna perfettamente lo spirito di accoglienza e protezione che la comunità desidera garantire alle future mamme e ai loro bambini.

Obiettivi futuri del Centro

Pieroni ha sottolineato l’intenzione di continuare a crescere, mantenendo elevati standard di cura e supporto per tutte le donne in dolce attesa. “Il nostro impegno per la tutela della salute dei cittadini rimane saldo e prioritario”, ha concluso il Sindaco. Il Centro Unico Regionale di Diagnosi Prenatale di Loreto si propone di essere un punto di riferimento sempre più solido per le famiglie, contribuendo a garantire un’assistenza di qualità e un’accoglienza calorosa per tutte le donne che si preparano ad affrontare il meraviglioso viaggio della maternità.

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Lucia Rossi