Cervello, dalla liquirizia un’arma contro Alzheimer e Parkinson
Dall’estratto della liquirizia si potrebbe ricavare una sostanza importante per curare malattie neurodegenerative, come Alzheimer e Parkinson.
L’Alzheimer e il Parkinson sono due malattie neurodegenerative molto difficili da curare. Gli studiosi sono alla ricerca di terapie che possano dare un futuro alle nuove generazioni e forse potrebbe esserci un’interessante novità. L’estratto di liquirizia contiene l’acido salicilico, un prodotto chimico amaro trovato in alcune piante e ormone fondamentale per la regolazione del sistema immunitario delle piante, noto anche per essere tra i componenti dell’aspirina. Legandosi all’enzima GAPDH (Gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi), che si ritiene di svolgere un ruolo nelle malattie neurodegenerative, arresta l’enzima in movimento in una cellula del nucleo dove può scatenare la sua morte.
I derivati dalla liquirizia o le versioni sintetizzate, secondo lo studio della Johns Hopkins University, sarebbero ancora più efficaci dell’aspirina nel bloccare l’enzima. Il professore Solomon Snyder, tra gli autori, ha commentato:
“L’enzima GAPDH, a lungo pensato per funzionare solo nel metabolismo del glucosio, è ormai noto per partecipare alla segnalazione intracellulare. Il nuovo studio stabilisce che il GAPDH è un bersaglio per i farmaci salicilati relativi all’aspirina, e, quindi, possono essere rilevanti per le azioni terapeutiche di tali farmaci”.