Cervello e cibi grassi
Spesso, dopo un peccato di gola, si pensa che, nel momento in cui la nostra ingordigia ci ha portati a “sgarrare” durante la nostra dieta o semplicemente a concederci qualcosa di cui avremmo potuto e voluto fare a meno, il nostro cervello sia come in uno stato di trans e ci impedisca di prendere una […]
Spesso, dopo un peccato di gola, si pensa che, nel momento in cui la nostra ingordigia ci ha portati a “sgarrare” durante la nostra dieta o semplicemente a concederci qualcosa di cui avremmo potuto e voluto fare a meno, il nostro cervello sia come in uno stato di trans e ci impedisca di prendere una decisione giusta per la nostra salute.
Ma invece non è così: il nostro cervello è capace di stimare, ed anche in maniera molto rapida, le calorie contenute nella portata che abbiamo davanti. Si parla addirittura di millesimi di secondi. Tutto ciò è stato dimostrato da uno studio dell’Università di Losanna, che ha sottoposto un campione di adulti sani ad un test.
Il test consisteva nel distinguere delle immagini raffiguranti alimenti ed altre raffiguranti soggetti di altra natura. I risultati dell’elettroencefalogramma hanno dimostrato che le aree cerebrali associate al senso di ricompensa rispondevano prima agli alimenti super-calorici. Adesso quindi non ci sono più scuse per chi si concede peccati di gola, fingendo di ingorare le calorie.
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