Cinque cose da sapere sul cancro ai polmoni
Focus sul cancro ai polmoni: impariamo a riconoscerlo, sfatando i falsi miti e utilizzando tutti gli strumenti a disposizione oggi per la prevenzione e la cura.
Il cancro ai polmoni miete ogni anno migliaia di vittime. Pensate che negli Stati Uniti soltanto quest’anno sono attesi 160.000 decessi causati dal cancro ai polmoni. Stando ai dati riportati dal National Cancer Institute, il tumore al polmone uccide le donne più del cancro al seno negli States e causa più morti di quelli procurati complessivamente dal cancro al colon, dal cancro al seno e dal cancro alla prostata.
Ma quanto ne sappiamo davvero di questo big killer? Quali sono i fattori di rischio oltre al ben noto fumo? E come prevenirlo e curarlo? A rispondere a cinque interrogativi cruciali è il dottor Bruce Johnson del Dana-Farber Cancer Institute.
- Il cancro al polmone non colpisce soltanto i fumatori: circa il 10-15% dei casi di tumore al polmone interessano i non fumatori ed in prevalenza si tratta di donne.
- Riconoscere i segnali premonitori del cancro al polmone è fondamentale per avere maggiori probabilità di guarigione. Tra i principali figurano: una tosse persistente; difficoltà respiratorie (si prova spesso la sensazione che manchi il respiro); dolori alla schiena e alla spalla; tosse con sangue. Consultate al più presto il medico se notate uno o più di questi sintomi.
- Nei soggetti a rischio è fondamentale come metodo di screening la tomografia computerizzata. Sottoporsi ad una TAC al torace, infatti, permette di rilevare il tumore ad uno stadio precoce. Lo screening è attualmente raccomandato alle persone di età compresa tra i 55 ed i 74 anni che hanno fumato un pacchetto di sigarette al giorno per 30 anni e a chi ha smesso da meno di 15 anni.
- Oggi le speranze di guarigione sono aumentate notevolmente grazie a nuove terapie meno invasive e più efficaci. Nei pazienti in cui si rileva la presenza di alterazioni genetiche, come EGFR e ALK, è infatti possibile procedere con una terapia in pillole, meno aggressiva della chemioterapia. Questi soggetti rispondono meglio alle terapie innovative. I ricercatori hanno messo a punto dei test per individuare queste alterazioni e stanno cercando altri target genetici delle neoplasie polmonari.
- Non è mai troppo tardi per smettere di fumare. Sarebbe preferibile non iniziare mai a fumare ma quando si decide, saggiamente, di smettere già nell’arco di pochi mesi si riduce notevolmente il rischio di infarto e cancro ai polmoni. Cercate il supporto di amici e parenti per smettere, distraetevi dal pensiero della sigaretta, sbarazzatevi di posaceneri e sigarette e fate attività fisica per ridurre il desiderio di fumare. Utile anche bere molta acqua e respirare profondamente. Quando vi viene voglia di fumare, rimandate il momento in cui accendere la sigaretta, il desiderio si attenuerà.
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