Cioccolato, fragole e vino: ecco i peccati di gola che aiutano a evitare il diabete
Contengono preziosi antiossidanti che contribuiscono a controllare i livelli di glucosio nel sangue. Ecco perché il vero peccato sarebbe non mangiarli
Chi pensa che il cioccolato sia il nemico numero uno della lotta contro il diabete potrebbe sbagliarsi di grosso. O, almeno, si sbaglierebbe se considerasse il cioccolato solo come un ammasso di zucchero e grassi e non come una fonte ricca degli antiossidanti contenuti nel cacao. In una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Nutrition un gruppo di ricercatori guidato da Aedin Cassidy, docente della Norwich Medical School dell’University of East Anglia, ha infatti dimostrato che un’alimentazione ricca di flavonoidi come quelli del cacao protegge dalla comparsa del diabete di tipo 2.
Cassidy e collaboratori hanno concentrato la loro attenzione su due tipi di flavonoidi: i flavoni di cui sono ricchi vegetali come il prezzemolo, il timo, il sedano e il cacao e le antocianine delle fragole, dei frutti di bosco, dell’uva rossa e di altri frutti e vegetali dal colore rosso o blu-violaceo. Il consumo di cibi contenenti queste molecole è stato valutato in un gruppo di quasi 2 mila donne in buono stato di salute che oltre a informazioni sulla loro alimentazione hanno fornito anche campioni di sangue utilizzati dai ricercatori per valutare i livelli di infiammazione e la capacità di controllare i livelli di glucosio circolante nell’organismo.
Abbiamo scoperto che chi assumeva grandi quantità di antocianine e di flavoni aveva una minore resistenza all’insulina
ha raccontato Cassidy, spiegando che
un’alta resistenza all’insulina è associata al diabete di tipo 2, perciò quello che stiamo osservando è che le persone che mangiano cibi ricchi di questi composti – come i frutti di bosco, le erbe, l’uva rossa e il vino – sono meno a rischio di sviluppare la malattia.
L’effetto protettivo riguarda anche l’infiammazione.
Abbiamo scoperto anche che chi assumeva le maggiori quantità di antocianine era meno a rischio di soffrire di infiammazione cronica – che è associata con molte delle preoccupazioni per la salute più pressanti al giorno d’oggi, inclusi diabete, obesità, malattie cardiovascolari e cancro.
Ma non finisce qui. Cassidy ha infatti aggiunto che
chi consumava le quantità maggiori di flavoni aveva migliori livelli di una proteina (l’adiponectina) che aiuta a regolare una serie di processi metabolici, livelli di glucosio inclusi.
Al momento i ricercatori non sanno indicare le quantità di questi composti necessari per ridurre il rischio di diabete. Tuttavia Tim Spector, coautore dello studio, ha sottolineato:
è una scoperta entusiasmante che dimostra che alcuni componenti di cibi che consideriamo non salutari come il cioccolato o il vino possono contenere delle sostanze benefiche.
Il che, naturalmente, non significa poter esagerare su tutti i fronti. Piuttosto, questa scoperta riporta alla mente i consigli degli esperti di nutrizione: per garantirsi un’alimentazione salutare non è necessario bandire dalla dieta cibi considerati peccaminosi, ma mangiarli con moderazione assicurandosi di introdurre sempre e in quantità bilanciate tutti i nutrienti di cui l’organismo ha bisogno e le altre sostanze benefiche presenti nel cibo.
Via | EurekAlert!