Colite ulcerosa: ne soffrono 150.000 italiani
La colite ulcerosa è una malattia che interessa 150mila persone in Italia, ma ancora troppe persone non sono informate.
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che interessa 150.000 persone in Italia, ma secondo gli esperti sono pochi coloro che sanno di cosa si tratta esattamente. Questa condizione è molto invalidante, poiché mina la qualità della vita di chi ne soffre. Fra i sintomi della colite ulcerosa vi sono infatti svariate scariche violente quotidiane e un forte dolore all’addome. Si tratta di una malattia che può causare molti problemi emotivi (oltre che fisici), e che può influenzare in modo significativo la qualità della vita del paziente.
A parlarne sono stati gli esperti che si sono riuniti in occasione del convegno “The choice. Dosaggi e Aderenza nella cura della Colite ulcerosa lieve moderata“, dove è emerso che purtroppo molte persone non seguono correttamente la terapia a base di mesalazina, farmaco antinfiammatorio considerato la terapia di prima linea per il trattamento di questa condizione.
In Italia si stima che siano affette da malattie infiammatorie croniche intestinali in totale più di 250mila persone. Oggi rispetto al passato la mortalità è scesa drasticamente raggiungendo l’1-2% circa
spiega Marco Daperno, segretario dell’Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease, che insieme ai colleghi sottolinea l’importanza di fare in modo che i pazienti possano seguire correttamente i trattamenti per tenere sotto controllo la malattia.
Enrica Previtali, presidente di Amici Onlus (Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino), ricorda inoltre che non tutti sono a conoscenza dell’esistenza di questa condizione:
Nonostante le malattie infiammatorie croniche intestinali come il Morbo di Crohn e la Colite Ulcerosa siano in così forte crescita, è ancora scarso il livello di conoscenza tra la popolazione. Nonostante in molti casi queste patologie insorgano anche prima dei 30 anni, sono proprio i giovani adulti le persone meno informate.
via | Ansa
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