Cosa mangiare per trattare il colon irritabile? L’IBS, da Irritable bowel syndrome, è una condizione nota anche come “Sindrome dell’intestino irritabile”, un disturbo divenuto ormai estremamente comune, le cui cause, però, non sono ancora del tutto chiare. Si ritiene che a scatenarne o accentuarne i sintomi possano essere svariati fattori, come lo stress, la sedentarietà, l’alimentazione, la storia familiare o persino il modo in cui mangiamo.
Ciò che è noto è che, al momento, non esiste una vera e propria cura per la sindrome del colon irritabile. Tuttavia, è possibile tenere a bada i sintomi di questa condizione apportando dei cambiamenti nel proprio stile di vita, nella propria dieta e nel proprio modo di approcciarsi alle situazioni che generano stress.
In questo articolo capiremo cosa si deve mangiare quando si ha il colon irritato e infiammato, vedremo cosa può peggiorare i sintomi e quando è il caso di consultare un medico.
Prima, però, impariamo a riconoscere questa condizione medica tanto comune quanto spiacevole.
L’IBS è una condizione a lungo termine che interessa l’apparato digerente. Sebbene si tratti di una malattia cronica e permanente, è possibile tenerne a bada i sintomi con il giusto approccio. E a proposito di sintomi, quali sono i più comuni da non trascurare?
Chi soffre di colon irritabile sperimenta con molta frequenza disturbi come:
I sintomi della sindrome del colon irritabile potrebbero manifestarsi con una certa prepotenza durante alcuni periodi della vita, ad esempio quando siamo sottoposti a forte stress, per poi regredire per diversi giorni o anche settimane.
Sebbene in buona parte dei casi non si tratti di una condizione costante, è facile immaginare quanto possa essere difficoltoso riuscire a convivere con una patologia di questo tipo, e quali effetti l’IBS può avere sulla vita di chi ne soffre.
Alcune persone possono notare un peggioramento dei sintomi in presenza di determinati fattori, come lo stress eccessivo o anche l’assunzione di alcuni tipi di alimenti, ad esempio quelli più difficili da digerire.
Più avanti vedremo cosa mangiare con il colon irritabile e quali sono, invece, i cibi che potrebbero esacerbarne i sintomi.
Ma prima vediamo alcuni suggerimenti utili che è possibile adottare sin da subito, per imparare a tenere a bada il problema.
Se il gastroenterologo ha da poco stabilito che soffri di colon irritabile, probabilmente ti avrà già fornito una serie di suggerimenti (dietetici e non) per tenere a bada i sintomi di questa condizione.
In effetti, ci sono molte cose che possiamo fare per evitare improvvisi episodi di diarrea e mal di stomaco, o per prevenire lunghi periodi di stitichezza, dolore e gonfiore.
Ecco una lista di consigli per ridurre i sintomi della Sindrome dell’intestino irritabile:
Talvolta, per tenere a bada i sintomi dell’IBS, i medici prescrivono alcuni tipi di farmaci o integratori. Tra i farmaci per il colon irritabile rientrano antidiarroici, lassativi e antispasmodici per ridurre rispettivamente la diarrea, la stitichezza e il dolore.
In tutti i casi, tali medicinali vanno assunti solo dietro consiglio e indicazione del medico.
A proposito di integratori, il medico potrebbe consigliare di assumere dei probiotici, ovvero dei batteri buoni che servono a rinforzare il microbiota intestinale, migliorando la digestione e la salute dell’intestino.
Puoi trovare questi batteri benefici in diversi tipi di integratori, ma anche in molti alimenti che consumi tutti i giorni.
Ma allora, cosa si deve mangiare con il colon irritabile e pancia gonfia? Chi soffre di colon irritabile può mangiare il pane o la pasta? E può bere i latte?
Queste sono solo alcune delle domande che, comprensibilmente, si pongono coloro che soffrono di questa condizione.
Quando quasi tutto ciò che mangiamo provoca disturbi gastrointestinali anche molto dolorosi, riuscire a capire cosa mangiare per non aggravare i sintomi può essere molto difficile. Talvolta, ci si ritrova a evitare quasi ogni tipo di alimento, per non rischiare di aggravare il problema.
Per questa ragione, il primo consiglio da seguire è senz’altro quello di rivolgersi al proprio gastroenterologo o a un dietologo esperto. Il medico potrebbe consigliarti di aggiungere alcuni alimenti alla tua dieta e di eliminarne o limitarne altri.
Nella lista dei cibi da mangiare con il colon irritabile rientrano, ad esempio:
Fanno parte della lista dei cibi da evitare quando si ha il colon irritabile:
Se anche tu soffri da tempo di IBS, probabilmente avrai già sentito parlare della dieta FODMAP. In caso contrario, devi sapere che questo particolare piano alimentare non ha nulla a che vedere con le classiche diete che promettono perdite di peso lampo e un miglioramento della salute in una settimana.
La dieta FODMAP, più esattamente la Low-FODMAP diet, è un programma alimentare nato in Australia, utile per alleviare e prevenire i sintomi di alcuni dei più comuni disturbi gastrointestinali, a cominciare proprio dalla Sindrome del Colon irritabile, estendendosi poi ad altre condizioni, come il morbo di Crohn, il gonfiore cronico, disbiosi intestinale, la colite ulcerosa e la distensione addominale.
Questo programma alimentare si basa sulla riduzione di alcuni tipi di alimenti, quelli ad alto contenuto di FODMAP. Va però detto che gli alimenti che vedremo non sono intrinsecamente considerati nocivi o dannosi per la salute.
A ben guardare, in realtà, si tratta spesso di alimenti sani e benefici. Tuttavia, essi contengono determinati tipi di carboidrati difficili da digerire, noti per l’appunto come FODMAP (acronimo di Fermentable Oligosaccharides, Disaccharides, Monosaccharides And Polyols).
Si tratta, per l’esattezza, di carboidrati fermentabili (ossia che causano la produzione di gas) a catena corta:
Grazie a numerose ricerche, gli esperti hanno osservato che l’intestino non assorbe bene i FODMAP, con conseguente richiamo di acqua e formazione di gas e sintomi come dolore, diarrea e altri disturbi gastrointestinali.
Limitare il consumo di questi carboidrati, potrebbe dunque prevenire lo sviluppo di tali sintomi.
Se stai pensando di seguire la dieta per il colon irritabile, prima di tutto bisognerà stabilire cosa mangiare e quali cibi limitare. La miglior cosa da fare è rivolgersi a un nutrizionista esperto, che potrà consigliare gli alimenti più adatti da inserire nella tua dieta.
Per farti un’idea, puoi consultare la tabella dei cibi ad alto contenuto di FODMAP riportata in basso, in modo da comprendere quali alimenti limitare.
Se consumi spesso gli alimenti presenti nella lista, puoi iniziare riducendone l’assunzione. Se avverti già dei benefici, in accordo con il dietologo o nutrizionista potrai seguire questo tipo di dieta per alleviare i sintomi dell’IBS.
Nella maggior parte dei pazienti, questo tipo di alimentazione produce evidenti miglioramenti in termini di riduzione del gonfiore e del dolore addominale e normalizzazione della motilità intestinale, con un minor numero di episodi di diarrea e stitichezza.
Alimenti ad alto contenuto di FODMAP, quindi da limitare – sempre dietro la guida di un nutrizionista – sono:
Come puoi notare, molti degli alimenti menzionati sono considerati parte integrante di un’alimentazione sana ed equilibrata.
Per questa ragione, prima di dare un taglio a tutti questi cibi, sarà importante consultare un dietologo, in modo da bilanciare perfettamente i vari nutrienti ed eliminare i FODMAP, per poi reintegrarli in modo graduale, durante le varie settimane di dieta.
Solitamente, la fase di riduzione dei cibi FODMAP dura dalle 3 alle 6 settimane, dopo le quali seguirà una seconda fase dedicata al graduale reinserimento dei cibi per valutare il proprio livello di tolleranza.
Sappiamo quali alimenti evitare per ridurre i sintomi dell’IBS, ma quali cibi possiamo mangiare?
Le persone che soffrono di questa condizione tendono a evitare un gran numero di cibi per paura di dover affrontare dolore allo stomaco o altri disturbi. Così facendo, però, finiscono per seguire una dieta carente dal punto di vista nutrizionale, andando ad aggravare le proprie condizioni di salute.
Come abbiamo anticipato, infatti, la dieta per il colon irritabile non prevede la totale eliminazione degli alimenti, ma si tratta di un lavoro volto a individuare i cibi trigger, ossia quelli che possono scatenare i sintomi intestinali.
In un ipotetico esempio di dieta settimanale per il colon irritabile, potresti prevedere un regolare consumo di cibi come:
Basandoci sulla lista degli alimenti da preferire, sarà più semplice capire cosa mangiare a colazione, a pranzo e la sera con il colon irritabile.
Il dietologo potrà poi fornirti le linee guida per non rischiare possibili carenze nutrizionali dovute a restrizioni alimentari troppo drastiche.
Oltre all’approccio dietetico, per affrontare questa condizione è importante migliorare in generale il proprio stile di vita, svolgendo della regolare attività fisica e dedicando del tempo ad attività rilassanti e gradevoli.
Poiché la Sindrome del Colon irritabile può causare molto stress e disagio, andando a influenzare anche l’umore e la salute psicologica, sarà altresì utile parlarne con uno psicologo o psicoterapeuta, per imparare ad affrontare meglio questa condizione.
Fonti