Dover combattere la dipendenza da Facebook e, più in generale, dai social network potrebbe diventare un problema sempre più frequente. Infatti anche fra gli esperti si sta sempre più facendo strada l’ipotesi che questi nuovi strumenti di comunicazione stiano diventando talmente fondamentali nella vita di chi li utilizza da creare, appunto, una vera e propria dipendenza.
La ricerca di strategie per uscire dal problema è, di conseguenza, sempre più diffusa. Se, però, individuare i sintomi della dipendenza da Facebook non è molto difficile, il dibattito su quale sia il metodo migliore è ben lontano da una conclusione. C’è chi suggerisce una sorta di auto-terapia e chi ritiene che sia più giusto cercare il sostegno di uno psicologo. Vediamo quali sono le soluzioni più consigliate.
Secondo i sostenitori dell’auto-terapia, i passi da seguire per una disintossicazione da Facebook sono i seguenti:
Un’altra possibilità e quella di rivolgersi a degli specialisti, psicoterapeuti o psichiatri. In Italia esistono già dei centri di cura dedicati a questo disturbo, come l’ambulatorio dedicato all’Internet Addiction Disorder attivo dal 2 novembre 2009 presso il Day hospital psichiatrico del Policlinico Gemelli di Roma. Qui l’intervento riabilitativo prevede tre fasi:
Secondo Federico Tonioni, lo psichiatra che coordina l’ambulatorio del Policlinico Gemelli,
l’utilizzo patologico di internet provoca sintomi fisici molto simili a quelli manifestati da tossicomani in crisi di astinenza. Grazie a questo nuovo ambulatorio potremo garantire ai nostri pazienti di contenere quel malessere che per molti durante l’astinenza dal web si trasforma in ansia, depressione e paura di perdere il controllo di ciò che accade in internet, intervenendo nella struttura mentale sottostante alla dipendenza con curiosità e umiltà.
Viste queste possibili conseguenze forse è il caso di correre ai ripari il prima possibile.
Via | medhe; Policlinico Gemelli
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