Come dimagrire con l’acqua: i benefici di un’idratazione adeguata
A spiegarcelo sono anni di ricerca sul tema e un esperto del settore, il Professor Nicola Sorrentino
Anche l’acqua può aiutare a dimagrire. A dimostrarlo sono veri e propri studi scientifici come quello pubblicato sul Journal of Human Nutrition and Dietetics dagli esperti dell’Università dell’Illinois di Urbana-Champaign: analizzando le abitudini alimentari di oltre 18 mila adulti, gli autori dello studio hanno scoperto che basta aumentare dell’1% il consumo di acqua naturale per ridurre sia l’apporto calorico totale (-8,6%) che il consumo di grassi saturi, zucchero, sodio e colesterolo.
In particolare, gli autori dello studio hanno calcolato che è sufficiente aumentare il consumo di acqua di 1, 2 o 3 tazze al giorno per vedere diminuire l’apporto calorico giornaliero di una quota variabile tra le 68 e le 205 calorie. Allo stesso modo, l’apporto di sodio diminuisce di 78-235 mg al giorno, quello di zucchero di 5-18 grammi e quello di colesterolo di 7-21 mg.
L’impatto dell’acqua naturale sull’alimentazione è risultato simile indipendentemente da razza/etnia, educazione e reddito e dal peso corporeo
spiega Ruopeng An, primo nome dello studio.
Questi risultati indicano che potrebbe essere sufficiente mettere a punto e diffondere in diversi sottogruppi di popolazione interventi nutrizionali universali e campagne di educazione che promuovano il consumo di acqua naturale al posto di bevande caloriche senza grandi dubbi sulla personalizzazione del messaggio e della strategia.
Ma su cosa si basa l’effetto dimagrante dell’acqua? Prima di tutto sul fatto che si tratta di una bevanda a zero calorie e priva di zuccheri. Secondo poi, l’acqua attiva la termogenesi, fenomeno che porta alla produzione di calore attraverso il consumo di energia.
In uno studio pubblicato nel 2003 sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism è stato calcolato che basta bere 2 bicchieri d’acqua a temperatura ambiente al giorno per aumentare il tasso metabolico del 30% sia negli uomini che nelle donne. Il fenomeno è dovuto al fatto che una volta nell’organismo la temperatura dell’acqua deve essere portata da quella ambientale (nello studio, 22 °C) a quella corporea (37 °C).
Studi successivi hanno confermato quanto osservato in questa ricerca aggiungendo ulteriori dettagli al meccanismo alla base del fenomeno. In particolare, alcuni studiosi hanno evidenziato il ruolo dell’aumento del metabolismo dei muscoli quando adeguatamente idratati.
Tutto ciò non fa che darci un motivo in più per seguire le raccomandazioni degli esperti in tema di idratazione quotidiana. Nel farlo non dobbiamo però dimenticare un altro aspetto: meglio bere durante tutto l’arco della giornata. Infatti come ci spiega Nicola Sorrentino, docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia ed esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino,
l’effetto dell’acqua sul metabolismo è di breve durata, tra la mezz’ora e l’ora, ecco perché non è importante solo bere ma bere spesso durante tutto l’arco della giornata, senza arrivare ad avere sete.
Via | Università dell’Illinois; comunicato stampa Gruppo Sanpellegrino