Una delle pratiche fondamentali nella medicina è saper fare delle iniezioni. A volte capita che ci sia la necessità di farsi delle punture intramuscolari da soli. Il consiglio, soprattutto le prime volte, è quello di farsi mostrare come si fa da un medico o da un infermiere, in modo da apprendere la tecnica corretta e non sbagliare. Qui di seguito vi forniremo alcuni consigli e dritte su come fare un’iniezione intramuscolare ad altri e da soli.
Però, prima di lanciarsi in un’iniezione intramuscolare nel gluteo o nella coscia, è bene assicurarsi col proprio medico che quel farmaco debba essere iniettato per via intramuscolare o non richieda altra via di somministrazione iniettiva.
Quando si parla di iniezioni, ci si riferisce alla somministrazione di farmaci nei tessuti tramite una siringa o un ago cavo. Si parla di via di somministrazione parenterale. Esistono diverse vie:
Iniettare un farmaco ha l’indubbio vantaggio di permettere un suo rapido assorbimento ed effetto. Alcune molecole sono formulate esclusivamente per via iniettabile, quindi non si hanno alternative. Attenzione: farmaci formulati per via orale non possono essere utilizzati per via iniettiva, questo è bene chiarirlo sin da subito.
L’iniezione endovenosa, come dice il nome stesso, prevede di inoculare farmaci direttamente nelle vene.
Nelle iniezioni sottocutanee i farmaci sono inoculati nel grasso sottocutaneo presente fra cute e muscolo. Si tratta di una via iniettiva molto utilizzata anche in Medicina Veterinaria.
L’iniezione intradermica prevede l’inoculazione del farmaco nello strato dermico della cute. Solitamente si utilizzano la zona volare dell’avambraccio, le zone dorsali di braccio o avambraccio, la zona delle scapole o anche la parte superiore del torace.
Delle iniezioni intramuscolari parleremo più nel dettaglio fra poco. In genere si tratta di inoculare farmaci in specifiche sedi muscolari. La più utilizzata, soprattutto per le iniezioni fatte da soli, è quella dei glutei. Tra le condizioni che possono indurre a tale tipologia di puntura, c’è indubbiamente il mal di schiena forte.
In questo caso i farmaci sono inoculati nell’osso tramite apposizione di apposito catetere intraosseo.
È possibile fare delle punture intramuscolari da soli se si padroneggia bene la tecnica e se si supera il blocco psicologico legato al fatto di iniettarsi qualcosa da soli. Ci sono molte persone che, infatti, sanno fare iniezioni intramuscolari ad altri, ma non riescono a farle a loro stessi.
Il concetto dell’iniezione intramuscolare è quello di inoculare un farmaco nel muscolo in modo o da ottenere un più veloce assorbimento rispetto, per esempio, alla via sottocutanea o quando non si può somministrare quel farmaco per bocca. In quest’ultimo caso, può succedere che quella molecola abbia come unica formulazione quella iniettabile, cioè non esista il corrispettivo per uso orale. Oppure il paziente non è in grado di ingerire o deglutire nulla.
In realtà esistono 5 possibili sedi di somministrazione dei farmaci intramuscolari. Solitamente, quando si pensa a un’iniezione intramuscolare, si pensa subito al sedere come luogo di elezione, ma in realtà esistono anche altri muscoli in cui farle:
Veniamo ora alla tecnica da utilizzare. Il gluteo è di sicuro la sede più utilizzata. Per farsi un’iniezione intramuscolare da soli, solitamente si sceglie o la zona del gluteo ventrale (meglio) o quella del gluteo dorsale . Visto che da soli non è possibile utilizzare la tecnica che prevede di appoggiare la mano controlaterale sul trocantere, l’indice sulla spina iliaca e il medio verso la cresta iliaca, ecco che si può agire in questo modo:
L’iniezione intramuscolare nella coscia è più dolorosa e, solitamente, la si esegue in situazioni d’emergenza. Un caso, per esempio, è quando si ha la necessità di iniettare dell’adrenalina in caso di shock anafilattico. In questo caso bisogna rimanere più centralmente possibili, più lateralmente si va nella coscia e più si corre il rischio di imbattersi in vasi e nervi.
Queste sono alcune complicanze che potrebbero insorgere a seguito di iniezioni intramuscolari:
La quantità di liquido da iniettare varia a seconda del farmaco prescelto e della sede. Nella zona dei glutei possono essere iniettati fino a 5 ml, mentre nel muscolo deltoide solo piccole quantità. Per quanto riguarda l’ago da usare, il diametro interno viene misurato in gauge. Più aumenta il suo valore, più le dimensioni dell’ago sono piccole. Di solito nelle siringhe che vengono vendute in farmacia, l’ago è di colore azzurro e misura 23 gauge. Se si eseguono iniezioni nel muscolo deltoide, bisogna utilizzare aghi più piccoli.
Per fare delle punture intramuscolari ad altre persone, potete usare due tecniche. La prima è quella base:
Esiste, poi, anche la tecnica del tratto Z:
Quando ci si accinge a fare delle punture intramuscolari da soli, è sempre chiedere bene conferma della tecnica al proprio medico/infermiere di fiducia. Chiedete anche bene informazioni sulla tipologia di farmaco, se si debba massaggiare o premere dopo l’iniezione e dove vada conservato il farmaco (se in frigo o a temperatura ambiente).
Importante è avere le mani pulite e disinfettare bene l’area prescelta per l’iniezione. Nel caso di farmaci da ricostituire, dopo la ricostituzione e l’aspirazione è bene cambiare l’ago. Siate veloci nell’inserire l’ago e nell’estrarlo, mentre l’inoculazione non deve essere eccessivamente rapida in modo da ridurre il dolore. A proposito di dolore iniettivo: pare che chiudere gli occhi mentre si fa un’iniezione faccia sentire di più il dolore e non di meno.