Tutti noi sappiamo quanto possa essere invalidante lo stress. Quanto possa, in certi casi, essere davvero alla base del nostro ammalarci. Lo sottolinea molto bene Enzo Soresi, 70 anni oncologo e tisiologo nel libro “Il cervello anarchico” (Edizioni UTET, 20.00 Euro) in cui racconta casi di persone uccise dallo stress o salvate dallo choc carismatico della fede.
Dopo una vita passata a curare tumori polmonari, a combattere tubercolosi, bronchiti croniche e danni da fumo, il professor Enzo Soresi, ha finalmente individuato con certezza l’epicentro di tutte le malattie: il cervello. Negli ultimi dieci anni, infatti, si è convinto che sia proprio qui, nell’encefalo, l’interruttore in grado di accendere e spegnere le patologie non solo psichiche ma anche fisiche.
Una conclusione a cui era già arrivato il filosofo ateniese Antifonte, avversario di Socrate, nel V secolo avanti Cristo: «In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto». Soresi c’è arrivato dopo aver visto gente ammalarsi o guarire con la sola forza del pensiero.
Il professor Soresi si spinge anche oltre sostenendo che la vecchiaia non esiste. Esiste un flusso continuo di cellule staminali prodotte dal cervello: chi non le utilizza, le perde. Le premesse della longevità sono due: camminare 40 minuti tre volte la settimana – altrimenti si blocca il ricambio delle cellule – e studiare. Secondo il medico-scrittore, è questa la strada per allungare la vita di 10 anni.