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Come individuare il rischio di dislessia precocemente

Ecco come capire se un bambino avrà problemi di dislessia.

Come individuare il rischio di dislessia precocemente

Individuare il rischio di dislessia precocemente è possibile? A cercare di rispondere a questa domanda sono i membri del Basque Centre on Cognition, Brain and Language (BCBL), secondo i quali, associando la capacità di elaborazione uditiva dei bambini alle loro capacità di lettura, sarebbe effettivamente possibile riuscire a individuare i soggetti che, più avanti nella vita, potrebbero sviluppare problemi di dislessia. La difficoltà a riconoscere parole, problemi di decodifica e scrittura, e la minore comprensione nella lettura sono solo alcuni dei principali disturbi causati dalla dislessia, una condizione la cui diagnosi tardiva (attualmente infatti è necessario attendere che i bambini raggiungano l’età di 9 anni per poter effettuare una vera e propria diagnosi) rappresenta spesso un vero problema.

Il nuovo studio, pubblicato su Frontiers in Psychology, vuole adesso dimostrare l’esistenza di una relazione tra la capacità dei bambini di imparare a leggere e la loro capacità di ascolto, dal momento che proprio la capacità di ascoltare e comprendere il linguaggio verbale rappresenta un fattore fondamentale per i bambini alle prese con l’apprendimento della lettura. Alla luce di ciò, gli esperti di BCBL ritengono che misurare le capacità uditive dei bambini fin dalla prima età possa aiutare a determinare precocemente chi potrebbe essere esposto a sviluppare la dislessia.

Secondo gli autori dello studio, condotto su un campione di 40 bambini, diverse attività formative potrebbero essere messe in atto per migliorare la capacità di lettura del bambino, come ad esempio basarsi sulla prosodia del linguaggio (ovvero sugli accenti, il tono e l’intonazione) e sui ritmi linguistici, che insieme potrebbero ridurre significativamente le difficoltà di lettura.

Ad esempio, potremmo fare un’attività semplice come suonare un tamburo, per migliorare le capacità ritmiche del bambino allo scopo di migliorare gradualmente la percezione della lingua ed evitare disturbi futuri.

via | ScienceDaily

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