Come si forma il tartaro e come prevenirlo

Come si forma il tartaro e come prevenirlo è il cruccio di molti di noi, specie di chi tiene in maniera particolare alla propria igiene dentale e non ama molto sedersi sulla poltrona del dentista. Il tartaro, purtroppo, rientra tra i nemici silenziosi della salute orale. Non solo rende il sorriso meno attraente, ma può anche portare a problemi dentali più gravi se trascurato. In questo articolo approfondiamo cosa porta alla sua formazione e le strategie migliori per prevenirlo efficacemente.

Cos’è il tartaro

Il tartaro, noto anche come calculus, è una formazione dura di depositi mineralizzati che si accumula sui denti. Così come riportato su Wikipedia, “È un insieme di composti minerali formato per circa l’80% da sali inorganici, contenenti fosforo, calcio e sodio, e per il restante 20% da sostanze diverse”. È una conseguenza naturale dell’accumulo della placca batterica, una pellicola appiccicosa di batteri e residui alimentari che si forma costantemente sui denti. Se la placca non viene rimossa regolarmente con una buona igiene orale, può indurirsi dando vita al tartaro, appunto, che rispetto alla prima è molto più difficile da rimuovere.

Come si forma il tartaro

Il tartaro si forma attraverso un processo graduale. Inizialmente, la placca si deposita sui denti. Se non viene rimossa mediante spazzolatura e uso del filo interdentale, può mineralizzarsi sotto l’azione dei sali presenti nella saliva. Questo processo di mineralizzazione può richiedere del tempo, ma una volta che la placca si trasforma in tartaro, non può essere eliminata con la semplice spazzolatura dei denti. E bisogna ricorrere alla pulizia dentale presso uno studio dentistico. Bene: ma come prevenire il tartaro, quindi?

Come prevenire il tartaro

Ne consegue che la prevenzione è la migliore arma che abbiamo per evitarne la formazione. Alcune buone abitudini per tenerlo lontano dai nostri denti comprendono:

• Spazzolatura adeguata: spazzolate i denti almeno due volte al giorno, preferibilmente dopo ogni pasto. Utilizzate uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio con fluoruro (anche se spesso al centro di dibattiti, svolge un’azione contro l’insorgenza delle carie).
• Filo interdentale: il filo interdentale aiuta a rimuovere la placca tra i denti, dove lo spazzolino non può arrivare facilmente. E’ in grado di rimuovere agevolmente i residui alimentari intrappolati tra i denti riducendo il nutrimento per i batteri che causano le carie. Inoltre, aiuta a prevenire le malattie gengivali e riduce il rischio di alitosi.
• Collutorio: l’uso di un collutorio antibatterico può aiutare a controllare la crescita dei batteri responsabili della placca. Aiuta anche a raggiungere aree difficili da spazzolare favorendo una migliore igiene orale complessiva.
• Alimentazione. Anche l’alimentazione può incidere sulla formazione del tartaro. Per questo, sarà bene ridurre il consumo di cibi zuccherati e carboidrati e preferire una dieta sana e variegata.
• Dentista: ultimo consigli, non trascurate le visite di controllo dal dentista. L’igiene dentale professionale e la rimozione periodica del tartaro sono essenziali per mantenere una bocca sana.

Cosa crea di più il tartaro?

Il tartaro si forma, come abbiamo visto, per via dell’accumulo della placca. Ma a velocizzare tale fenomeno può essere anche una predisposizione genetica. Unitamente ad una cattiva igiene orale, al fumo, al consumo eccessivo di caffè o tè e alla presenza di apparecchi ortodontici.

In conclusione, il tartaro è una minaccia comune per la salute dei nostri denti, ma con una corretta igiene orale e regolari visite dal dentista, è possibile prevenirne la formazione e mantenere un sorriso sano e splendente.

FONTI:

• Wikipedia